sabato, marzo 17, 2012

Sette per quattro?

Al momento c'è la Prisci che russa sulla sedia accanto a me e al momento sono le 3:45 di notte: non dormo perché Marco mi ha fatto vedere Seven
"Non è possibile che tu non abbia mai visto Seven, lo devi vedere"
"No io da piccola ho visto il pezzettino del ciccione che muore di cibo e da allora non l'ho più voluto vedere"
"No ma tu devi"
"No io dopo poi non dormo!"
"Macché non dormi dai, ti abbraccio io tutta la notte"
"E vabé, vediamolo"

Dunque alla mia sinistra potete osservare la schiena di Marco che ronfa immobile e spavalda nel suo pigiamino, alla mia destra la Prisci che russa beata sulla sedia e nel mezzo del letto io, a scribacchiare sul wonderful blog, con in mente chiarissima la scena del tipo mezzo morto putrefatto e una paura folle del buio oltre la porta.
Poi alle quattro, quattro e mezza mi sentirò in qualche modo salva, perché il peggio della notte sarà passato, il che è un pensiero stupido perché le cose brutte e tragiche e disumane tipo il serial killer che entra e mi lega al letto e mi rende un essere mezzo morto putrefatto possono succedere a tutte le ore del giorno e della notte, però qualcosa mi dice: vedrai che a poche ore dall'alba le cose diventano più sicure. 
Nel tentativo di calmarmi poi ho anche pensato a come preferirei morire, se proprio proprio dovessi, potendo scegliere tra i modi del film. 
La prima risposta naturalmente è stata: in nessuno di quei modi lì, e devo dire che non ho mai pensato veramente alla morte e a come vorrei crepare, se come tutti spaparanzata su un divano o se sia meglio affogata o bruciata o in un incidente stradale, però una cosa la so di certo:
non investita mentre attraverso la strada fuori dalle strisce pedonali.
Quello mi sembra un modo stupido sul serio.
Allora per esorcizzare un po' la mia fifa e cercare di dormire farò così, penserò ancora per qualche minuto molto intensamente alle scene peggiori del film, fino a che non diventeranno solo fotogrammi marginali nel turbinio di idiozie e rivelazioni delle quattro del mattino, e poi deciderò come vorrei morire se fossi una vittima di Kevin Spacey, e anche se per un momento mi sono immaginata a schiattare felice con la testa immersa in un bidone di pasta alla Norma, devo dire che forse il miglior modo sarebbe quello del cane alla fine del film, forse di caldo forse di fame forse investito da un furgone, non si sa; una morte non chiarita e presente solo perché funzionale a uno scherzetto di sceneggiatura, per rendere l'assassino per un attimo anche simpatico, che dice "no quello non l'ho ammazzato io".
Una morte in più ma giusto per ridere, ecco. 

E comunque il film non mi è piaciuto.


2 commenti:

Matteo ha detto...

Io quel film l'ho visto da piccolino costretto dal cugino amante del sadico e del terrore. Pensa alla goduria nei suoi occhi mentre io tremavo. Mi sono ripreso a fatica, prima di Final Destination che è una cazzata, ma ha il suo perché. :D

Choppa ha detto...

Ieri notte facevano final destination 2 ma mi sono rifiutata!
Comunque di norma rimango impressionata più dai libri dell'orrore che dai film, eppure Seven mi ha dato una sensazione di malessere difficile da mandare via.
Prossima volta Garfield, o Aiuto sono un pesce.