Insieme al mal di schiena.
Ho 25 kg e un organo fortunatamente non vitale in meno, parecchi ricordi in più, un bagaglio d'esperienza che non passa alla dogana (nonché una ferita orrenda che va dal pube a sopra l'ombelico, definita dall'allegro chirurgo "La curva di San Luca" e che conoscendomi monopolizzerà i prossimi 75 post, più o meno).
Comunque non preoccupatevi, ne scrivo.
Intanto vorrei cospargermi il capo di shampoo secco e osservare un minuto di silenzio per la mia ovaia sinistra, dipartita assieme a un cistoma delle dimensioni di una scarpiera il giorno martedì 18 dicembre all'Ospedale Maggiore di Bologna, sala operatoria di ginecologia, ore 9.
Amen.
6 commenti:
Ahhhhhh finalmente!
Non sapevo se potevo scriverti, nè mi andava di importunare la tua amica, ma speravo di ricevere almeno un segno di vita!
Bene, il segno di vita è arrivato e per adesso me lo faccio bastare ma... prossima volta cerca di essere meno sibillina eh! che io per certe cose arrivo sempre per ultima! ^^
BENTORNATA!
Grande ritorno ohhhh yeah! ;)
Per fortuna esiste il laser no? Quindi se poi la cicatrice sarà davvero così difficile da metabolizzare basterà fare come quelli che si tatuano pure il fondoschiena e poi si pentono l'anima loro. No? ;-)))
Dai che vita nuova, corpo nuovo!!! ;-)
Ehi, non era gennaio?
sì, era gennaio
Azz, ti abbraccio amica mia! :*
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