martedì, aprile 06, 2010

Casalàcc, mon amùr

Giusto per informare voi adorati leggitori del blog che domani, mercoledì 7 aprile, presenterò il mio libro alla biblioteca Casa della Conoscenza di Casalecchio (Bo), alle ore 18.
Preparate le uova marce!
E poi, per ringraziare gli amici di Roma che mi sono venuti a trovare alla presentazione apposita, Andrea Patassini che mi ha presentata così bene, i complimenti che si sono copiosi riversati sulle mie umili ossicine e financo chi il libro l'ha letto, non ci ha capito un cazzo e si è permesso di darmi perciò consigli.
Grazie a tutti, a domani se volete! Insieme a me ci sarà Massimo Padua, mio adorato scrittore.


10 commenti:

DRESSEL ha detto...

eheh! grande!
prego, è stato un piacere (senza ironia nè sarcasmo)!
è veramente un buon libro e sono contenta che tanta gente lo stia leggendo.
forse un giorno, rileggendo quelli che tu chiami "consigli", ci leggerai quello che intendevo esattamente e cioè: "sei una persona molto intelligente, che ho sempre stimato profondamente (mi prenda un accidente se non è vero), ma qualcosa (ti ho spiegato cosa) mi dice che non sei ancora nella posizione da poter prendere le persone e inzepparle in compartimenti stagni, sotto definizioni sbrigative, solo perchè sono in grado di essere contente per una giornata di sole".

Choppa ha detto...

né tu, con tutti i tuoi problemi, le tue enormi insicurezze eccetera, puoi permetterti di dire a me che non mi piaccio, mi dovrei cambiare da cima a fondo e sono una sfigata senza speranza solo perché uso le mie debolezze per cercare la mia identità.
Senza sentire il bisogno di sbandierare i miei innumerevoli punti di forza, solo per sentirmi più sicura. Di quelli sono stracerta, fidati.
E, ehi, giulia, è un libro.

Choppa ha detto...

ps: sei sicura che io (e la protagonista del libro) siamo così didascaliche, o magari sei tu a non riuscire a guardare oltre la descrizione? E come si coniugherebbero l'insicurezza totale con la didascalia? Forse con l'invidia? Con il falso auto-convincersi di essere superiori rispetto agli altri, proprio perché ci si sente inferiori? O forse perché lo spirito critico è così forte in me (e nella protagonista)da rendere caricaturale e filtrato da occhi analitici qualsiasi tipo di personaggio?
"Farmi domande" anche quando sono felice, "trovare un significato" anche quando c'è il sole, "ricercare un'identità e un posto nel mondo" è tipico mio (e della mia protagonista).
Una colpa non mi sembra, non parliamo poi di debolezza. E' una grandissima forza, e io ne vado molto fiera. Quindi, Giulia, se ti faccio tenerezza, se pensi che non mi piaccia punto e basta, se credi che le persone attorno a me soffrano, che non sia felice, tante volte, guardando il sole o uno scoiattolo, ti sbagli.
Semplicemente, credo che chi il sole lo detesti, chi è ai margini, chi è infelice o si fa domande sul perché è felice guardando il sole, abbia tutti i diritti di farlo, e che nessuno, ma proprio nessuno, sia in obbligo di provare determinate sensazioni verso nessun'altro e nessun'altra cosa.

Penny Lane ha detto...

Uè, mi intrufolo per dirti in bocca al lupo per la presentazione, intanto!
E poi devo chiederti un grosso favore, Choppa: oggi ho conosciuto ad un corso di traduzione una ragazza, che ho scoperto essere una scrittrice. Siccome avevamo avuto una lezione semi-tragica sul mondo dell'editoria, lei mi confermava le difficoltà soprattutto da parte di chi scrive e vorrebbe vedere pubblicate le proprie creature. Ha vinto un qualche concorso e il suo racconto è stato inserito in un'antologia, se ho ben capito. Mi chiedevo se puoi darmi dei consigli da passarle...e se hai dovuto anche tu fare un investimento iniziale per la pubblicazione del tuo romanzo.

Davvero non è per farmi i fatti tuoi...ma proprio perché penso che la Voras non ti abbia chiesto contributi, volevo saperne di più: 'sta ragazza sembrava così mogia all'idea di dover necessariamente sborsare cifre che non ha...
Grazie in anticipo, un bacio!

PS: puoi rispondere anche con una mail, se vuoi!

fabrizio26265 ha detto...

ecco, ho letto il post e mi sono riconosciuto nel personaggio che si è permesso di dare i consigli. entro sgarzullo nei commenti e invece mi pare di capire che no, non è così. Peccato!
Baci anyhow!

Choppa ha detto...

@penny: il lupo è crepato!
Allora, io non ho dovuto sborsare nulla per pubblicare il mio romanzo perché ho avuto la fortuna di trovare una casa editrice seria come la Voras, indipendente e non a pagamento. Sono totalmente contraria alle case editrici a pagamento, però è vero che, di solito, un esordiente si aspetta da subito gloria e onore, migliaia di copie vendute e fatica zero per promuovere il libro, dunque si rivolge a grosse case editrici che si presume possano garantirti tutte queste cose. Non è così: dì alla tua amica che dovrebbe puntare invece sulla piccola o media realtà editoriale. Posso indicarti, appunto, la mia: Voras edizioni, oppure Fernandel, Terre Sommerse, Las Vegas, Marcos y Marcos, e/o,
Camelopardus.
Intanto può mandare loro un'email di presentazione e la prima stesura del romanzo: deve avere già qualcosa di pronto. Se si rivolgerà a loro, e verrà scelta per la pubblicazione, dovrà lavorare sodo per far conoscere il suo libro in giro, presentarlo, aspettarsi critiche negative e pochi soldi, ma almeno avrà la certezza di essere stata scelta in cambio solo del suo talento, e solo perché il suo lavoro vale. Vuoi mettere la soddisfazione?! Tutte queste case editrici le trova su internet, la mail del mio editore è gste@interfree.it

In bocca al lupo alla tua amica, fammi sapere!
Baci

@fabrizio: beh, tu non mi pare non abbia capito un cazzo, e soprattutto hai criticato, non dato consigli su come vivere meglio dall'alto della tua serenità buddista!
baci

Anonimo ha detto...

marta, ho letto e riletto quello che hai scritto, ma non ci ho capito un'acca, nel senso che non capisco dove vuoi andare a parare.
le tue opinioni sul mio conto non le discuto e neanche quello che hai scritto nella risposta a fabrizio.
ecco. quest'ultima cosa mi conferma che, ammesso (e assolutamente non concesso) che io non ci abbia capito un cazzo su qualcosa, non sono l'unica.
PS: se vuoi continuare a parlarne mi fa piacere, ma (ti prego!) non in pubblica piazza. mi pare un po' ridicolo!
giulia

Choppa ha detto...

no, ma no, grazie. Non capiremmo.

DRESSEL ha detto...

ho la presunzione di pensare che capirei, se solo riuscissimo a spiegarci e a non mettere in bocca all'altra qualcosa che non ha mai detto (o meglio, scritto).
ad esempio, ti sei accorta che, nei nostri messaggi privati, il libro non l'ho mai nominato?
io ho parlato della persona con cui ho passato ore ed ore a chiacchierare. ti ho descritto quello che ho sentito in prima persona pensando a te. e poi, è chiaro, mi sono riferita anche a quello che hai scritto, ma ai tuoi post, non al libro, che, per di più, non ha nulla a che fare neanche con l'ultimo casus belli.
comunque, la mia offerta non ha data di scadenza. anche tra due anni sarai la benvenuta, come ben sai.
nel frattempo, take care!

Choppa ha detto...

allora non capirei solo io. Ciao.