mercoledì, settembre 26, 2007

Little Lune

Metto su Porcelain come se non mi avesse fatto male abbastanza, e se al primo giro non piango la rimetto. Canto di grembi gravidi del peso del mondo mentre svolto a sinistra, do la precedenza, faccio un pelo a un ciclista.
Appena arrivo appoggio la fronte al volante e comincio a sbatterla ritmicamente contro al clacson, correndo il rischio di sembrare la brutta copia di Annette Bening in American Beauty, col rischio di sembrare un cliché pensato da un regista televisivo.
Ma io, ma io, mi domando e dico.
Ma io che non so distinguere tra il proibito e l'opportuno, io che cedo alla glasse, alle dita lunghe, a un paio d'occhiali, io che mi trovo sempre con i buchi nel cavallo delle braghe, che non riesco a portare avanti un rapporto umano che sia sano e senza complicazioni, io.
Ma a che punto sono?
Sdraiata sul pavimento della casa della cagona, ascoltandola giocare, vedendo il lampadario di plastica, credo di sapere a che punto sono, sì, lo so.
Interrogativo.

7 commenti:

guccia ha detto...

Sempre meglio un punto interrogativo di un punto e basta.
Purché non sia una domanda retorica.

Choppa ha detto...

Punto e basta non lo sarò mai, nemmeno per sbaglio. (dicendo questo mi annovero tra chi nella vita ritornerà sui propri passi).
Punto (appunto) a diventare puntini di sospensione. O esclamativo, ma a questo punto non saprei più a cosa puntare.
;)
ps: mi odi vero?

.C annA ha detto...

L'importante è che nessuno giudichi male la tua destrezza grammaticale nella punteggiatura...
... e con questo ho messo un puntino sulla i!

:D

Pep ha detto...

Uhm..non so, mirare a diventare puntini di sospensione non mi convince tanto..mi sa di "interrotto"..

Choppa ha detto...

mi sa di desiderio.

Anonimo ha detto...

Ma chi è sta cagona??

guccia ha detto...

Odiarti?! Ti adoro ;)