venerdì, febbraio 24, 2006

Cookabbestia


Scusatemi, ma me ne vanto:
ieri sera mi sono prodotta in manicaretti da far impallidire Igles Corelli del Gambero Rosso Channel.
L'occasione
un'amica dei miei (la lungimirante donzella che li fece conoscere e che in parte fu la causa dell'esistenza della vostra affezionata) invitata nella tana della Choppa's family dopo anni di silenzio.
Il menu'
Crostini di pate' di funghi
Sformatini di verdura
Risotto ai fegatini di pollo
Arrosto di tacchino con patate
Torta fredda di ricotta e noci

Alle otto e mezza ero gia' al lavello a scrostare il terriccio dai funghi, tritare l'aglio e mandare su di giri il minipimer (con buona pace dei coinquilini), lessare i finocchi, mescolare ricotta e zucchero, pelare patate, rosolare fegatini di pollo.
Dopo poche ore era gia' tutto pronto, a parte il risotto che ha la brutta abitudine di acquisire in 15 minuti la consistenza di una palla di cartapesta e vinavil.
Sono l'Abebe Bikila della cucina: metto su un disco che sfoderi argomenti sinceri e un ritmo alla "non fermarti che mancano solo sei ore" tipo "Life won't wait" dei fabulosi Rancid e parto a soffriggere, sbollentare, mantecare e impastare canticchiando parole di conforto alla vicina ottuagenaria come "open the jails and let the men free,yeah, the revenge of the victims just waits to begin...". Scuoto la testa, salto, seguo l'onda dell'entusiasmo per la musica e i profumi che sprigionano coltelli e preparazioni (nonche' il grande Frederikson dalla voce al malto), e non penso ad altro per l'intera giornata. Solo a che cosa dira' chi mangera' le cose che preparo nei vapori allucinogeni della cucina senza cappa d'areazione.
Lassu' qualcuno deve amarmi se alla fine non ho servito risotto alla ricotta, arrosto di noci e torta al fegato, e anzi, ho ricevuto una pioggia di complimenti sinceri in pieno muso, che mi hanno fatto piacere e che -mi vergogno un po' ad ammetterlo- in realta' mi aspettavo.
Ho ancora qualche avanzo, se vi va.

1 commento:

Allie ha detto...

Io sono fungofoba, ma la torta è uno spettacolo. Chapeau (anche per Lars Frederiksen) :-)