sabato, gennaio 07, 2006

Sweet Suite Travelling


La ricerca del piacere passa da Ferrara: e' la quarta volta che decido di passare un lungo weekend nella citta' Estense e non l'ho mai rimpianto, e non crediate che la mia natura recidiva non mi abbia mai portata a ripetere esperienze di cui poi mi sono dovuta pentire (segue piccola lista)
1) cocktail di coca cola e panna montata - 2 volte-
2) dichiarazioni d'amore avventate e prontamente respinte dagli oggetti del mio desiderio -2 volte, ahime'-
3) comprare un libro di Baricco -addirittura 3 volte. Giuro, non lo faro' mai piu'-
4) spendere euri su euri per cose di cui non avevo bisogno -innumerevoli volte-
5) panino con sardine, sottiletta e maionese seguito da cioccolata in tazza e biscotti abbracci -2 volte-

Ma Ferrara non m'impensiera mai. Giro per le sue straducole sanpietrinate, osservando le vetrine foderate di prosciutti, salamelle da sugo pendenti dal soffitto, vasetti di conserve di zucca, di melone, di fichi. Entro da Feltrinelli e sfoglio i libri, passeggio fino al castello e m'immedesimo nel suo riflesso arancione acqueo.
Di Ferrara mi piacciono le stradine minuscole del ghetto, col loro silenzio fermo, e le insegne di botteghe vecchie, come l'arrotino e la casa del pampepato di Caro Oddone. O il riparatore di biciclette.
Ci vedo l'Olanda, in questa parte dell'Emilia. Il piatto del paesaggio, il rumore dei raggi delle bici,
la gente buona, l'acqua insieme alla terra. Mi riesce difficile credere che sia vicina a casa mia; anche la lingua e' diversa.
A Comacchio ho trovato una bellezza semplicissima e piccola, una venezietta vuota, e "La Bottega di Comacchio" dove ho mangiato anguilla marinata e salumi eccellenti.
Ho visto anche il mare, ho cercato di non pensare ai vari luoghi comuni e ai fraseggi loredanabertiani sull'Adriatico di questa stagione, anzi ho chiuso gli occhi e cercato di sentire solo il rumore, l'odore del sale, del pesce fritto, i miei piedi al riparo della sabbia gelata, il vento che m'inaridiva la pelle e i dispiaceri.
Qualche chiosco di piadine aperto, i manifesti dei gruppi di liscio revival 60, e tornare la sera nella mia suite con vista sul Duomo ferrarese.
Immergermi nel lusso per una volta, anzi due. Tanto non me ne pento.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ferrara è sempre magica e misteriosa.Anche io spesso mi immergo e sogno in questa splendida città surreale e ...... abbiamo avuto la stessa fortuna di alloggiare in quella splendida Suite vista duomo di cui parli anche te ! Tornerò ancora Ferrara e Tornerò ancora nel lusso della Suite.

Choppa ha detto...

Acciderbolina che coincidenza!
..sarai mica il titolare dell'albergo?! Mi pare che anche lui si chiami Antonio..eheh non perdi occasione per farti pubblicita' ;)
Sei andato a mangiare da Savonarola?