martedì, gennaio 10, 2006

Usare la testa


E domani ricominciano gli esami!!
Immaginatemi come una Jane Fonda vittima degli effetti collaterali del cortisone, in pantajazz rosa e scaldamuscoli flosci ai polpacci: very very 80's con la fascia sui capelli sudati e l'impietoso body viola a ballare Funky Town e salire e scendere da quella specie di cuscino del dottor Scholl che e' lo step.
E avrete me prima dell'appello invernale!
L'unica differenza e' che al posto della bottiglietta di Gatorade ingollo a garganella bicchieri e bicchieri di caffe' macchiato senza zucchero.
Impegnata come sono a districarmi tra lo stretching dei lavori di casa, lo yoga karmico delle lezioni private, l'aerobica hard core dello studio delle Rune germaniche, c'e' per caso il rischio che riesca a dimagrire un po'?
A proposito di caffe', ho una bella storia imbarazzante da dirvi.
L'estate scorsa mi trovavo col mio ragazzo e due suoi amici in un elegante ristorante di cucina kosher nel centro di Roma. Per tutta la sera non facemmo che discutere i piatti (assai poco estivi) che avevamo ordinato. Era tutto un fiorire di "aaah, che buono questo gulash" e "oooh, i carciofi fritti che paradiso", e dagli apprezzamenti allo sfoggio di cultura culinaria per me il passo e' breve. E allora via con lo sburoneggiamento pesante:
"Sapete che gli ebrei non usano latte e derivati?"
"Davveeerooo?"
"Eggia', ma proprio mai eh! mai mai mai mai"
" E anche alcuni tipi di carne vero?"
"Si ma non ricordo quali"
"Ne' il lievito, giusto?"
"Esatto, e ve l'ho detto del latte? Quello proprio noooo, guai, sacrilegio puro e duro".
Arriva il cameriere a sparecchiare e a prendere l'ordinazione per i dolci.
E indovinate un po', alla domanda "Volete un caffe'?"
Io ho risposto sicura e maraglia: "Grazie, per me macchiato".

E' meglio che torni a studiare un po' di archeologia paleolinguistica, va', almeno quella mi compete.

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