sabato, ottobre 22, 2005

NON ANDATE A VEDERE "IN HER SHOES"


Invito a NON ANDARE A VEDERE PER ALCUN MOTIVO il film in uscita "In her shoes", sottotitolo italiano "Se fossi lei".
Di motivi ce ne sono tanti.
Il primo, in teoria, potrebbe essere che sborsare 7 euro e 50 ad esclusivo beneficio della patinata azienda hollywood anziche' spenderli per, chesso', una pita con dessert di yogurt, noci e miele al primo take away greco che trovate, di per se' rappresenta uno spreco degno delle spese per il ponte sullo stretto.
Ma la verita' e' che io, da lettrice onnivora quale sono, due anni fa mi riscoprii sotto il mio bel piumone ikea con in mano il romanzo da cui e' tratto il film.
Si chiama, ovviamente, "In her shoes". Come al solito le case editrici si sprecano in fantasia (pur di vendere una copia in piu' questo ed altro), e il titolo dell'edizione italiana e' diventato "A letto con Maggie".
E' il caso di ricordare che l'autrice, Jennifer Weiner, ha esordito con il romanzo "Good in Bed", "Brava a letto", che e' diventato un best seller internazionale. Le markette con la kappa esistono anche nel mondo dell'editoria....
ma vabe'.
Per tornare ai motivi per i quali NON DOVETE ANDARE A VEDERE "IN HER SHOES-SE FOSSI LEI" ( ma allora chiamatelo "A letto con Maggie", no?) ce n'e' uno fondamentale, che va contro non solo ai miei principi, ma anche a quelli dell'autrice.

HANNO USATO UN'ATTRICE MAGRA.
La storia infatti parla di due sorelle, una magra e una quasi obesa, che in comune hanno solo il numero di scarpe e la voglia di imparare a capirsi l'un l'altra, pur essendosi cordialmente odiose (da qui il doppiosenso del titolo originale).
Ora, Toni Collette, gia' vista nella bellissima produzione australiana "Le nozze di Muriel" e che qui interpreta la sorella meno carina, non e' che sia propriamente obesa. Ma neanche grassottella.
Confronto a Cameron Diaz, che interpreta (che strano....) la sorella magra, e' giusto un pelo piu' cellulitica.
La domanda e': nei dintorni della Hall of Fame non esistono attrici grasse?
Non ci credo, non ci voglio credere.
Un po' come per Bridget Jones: perche'mettere all'ingrasso uno scricciolo come Renée Zellweger e non scegliere invece una brava attrice "cicciottella"? Cos'e', dovete farci il pate' di fegato?
No, semplicemente nella *****scintillante Hollywood**** si pensa che le grasse "non tirino".
Be', vi consiglio di vedervi il film-manifesto "Le donne vere hanno le curve" nel quale si sfatano, una volta per tutte, tutti i miti legati alla cicciosita'.
Percio', ultimo avvertimento: NON ANDATE A VEDERE "IN HER SHOES".
Piuttosto leggetevi il libro. E' divertente e l'autrice, peso massimo anche lei, ti rincuora molto piu' che le cosce sode della Collette.

5 commenti:

Pa ha detto...

Modello actor's studio, da quando Robert De niro mise su 25 kg per fare toro scatenato da quel momento e' considerata grande attrice/attore chi mette su chili per fare una parte.
Seconda cosa il formato panoramico va ad aggiungere una percentuale di chili variante tra il 20 e il 35%.
Ad Hollywood devi essere cio' che la societa' considera perfetto, in questo momento vige la magrezza, poi ogni tanto qualcuno fa un film con un'attrice grassa e se ne parla come "scelta coraggiosa"

Choppa ha detto...

e chissa' perche' poi, visto che secondo me incassano e sono molto piu' ben voluti che i film con le bellone imperanti.

Choppa ha detto...

'azzarola mi hai beccata! ...riparero' subito

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie