martedì, aprile 03, 2012

Piano, forte

Una cosa che non mi capita mai di fare e che invece ho appena fatto è andare su Google maps a guardare le foto del satellite. Mio padre invece lo fa sempre, ne è entusiasta, nutre quella passione dal sapore lievemente autistico per le cose che si muovono, i treni, i luoghi, le immagini dall'alto, le linee suburbane, le superstrade, gli aerei che volano basso. Cliccando a caso sono capitata sull'Isola del Giglio ed è venuta fuori la foto del porto, con 'sta nave mega gigante rovesciata su un fianco, e ho pensato : "porca miseria che brutto, me n'ero già scordata", e anche: "forse questo è il dramma odierno, sappiamo troppe cose tutte insieme in un secondo, non abbiamo il tempo per comprenderle e lasciarle decantare", e ci voleva la Concordia affogata a metà che ci metterà anni forse secoli forse sempre a sparire del tutto, per simboleggiare l'importanza della lentezza nell'assimilare le cose.
In tutto questo, sto anche facendo le pulizie di primavera (e d'autunno, e d'inverno, e delle prossime tre primavere),  in previsione dell'arrivo dei suoceri per Pasqua (Natale con i tuoi, Pasqua con i suoi), il che in casa mia principalmente significa svuotare scatoloni di roba da buttar via, riempirli di altra roba da buttare via, buttare via la roba, buttare via gli scatoloni, perché l'accumulazione nella mia poetica e nella mia casa si spreca, e da qualcosa l'avrò pur presa, e non dalle mie letture né dagli insegnamenti, ma dalla mia natura di uccello che fa il nido con gli scarti, e dal mio appartamento, che a me piace ma ai suoceri forse no e allora ho chiamato l'imbianchino, ho spostato i mobili, tolto nequizie di vario genere quali calzini vecchi pieni di polvere da sopra gli armadi, poi ho svuotato la libreria l'ho ripulita e ririempita e adesso ho tutti i libri allineati per tema e collana, e mi ritrovo con una parete arancione in salotto, quattro pareti crema in corridoio e quattro bianco siderale nella camera degli ospiti, che era camera dei miei, che aveva un sacco di oggetti dentro inutili per me e fondamentali per mio padre, che oltre alla passione per i treni coltiva anche quella per gli oggetti che non si muovono, e allora mi sa che ha passione per tutto, che io devo ritrovare invece, e non so se ci sia un'immagine  forte come quella della nave ad aiutarmi a riscoprirla.
Una forza d'urto dal basso che la rimetta in piedi.
Marco adesso c'ha la fissa dei divani addossati al muro, che non si devono addossare perché chiamare l'imbianchino ci è costato eccome, e io capisco che diventare adulti significa preoccuparsi per i muri e i rigacci neri, sapere andare dall'elettrauto senza farsi prendere dal panico quando ti chiede di accendere la macchina per controllare i fari, dosare le forze e la razionalità.
Io sto ancora imparando, mi sa, perché stamattina ho immaginato di mettere in moto e spataccare il signor Lelli contro il muro della sua officina, e non riesco a decidere il tempo di non pensare a niente e quello di fare, il tempo per rimettere a posto il letto e quello per andare su google maps a guardare le foto dall'alto, e spesso confondo incombenze e tranquillità, e penso che allora sarò felice, se mai sarà, quando i tempi coincideranno e non avrò bisogno di immagini di navi che affondano pian piano per convincermi a prendere la vita a piccole stille.

4 commenti:

Debora ha detto...

Mia cara, come ti capisco..
E pure io non è che abbia un nobile animo da casalinga, eppure eccomi come te a far le pulizie, non perché arrivino i suoceri i quali, tranquilla, da me non vogliono venire, e l'imbianchino costa, è vero, e anche andare dall'elettrauto sensa farsi prendere una crisi di panico..
Lo aspetto anche io quel momento in cui i tempi coincideranno.. un intervallo tipo un'onda lunga che vorrei poi non terminasse più..

Choppa ha detto...

I tempi non coincideranno mai, temo, ma forse il segreto sta nell'essere felici nonostante l'asincronia. O forse proprio per questo? Nel frattempo, faccio lievitare la pizza mentre Marco smonta scatoloni, nel tentativo di armonizzare lentezza e frenesia.
Almeno, sono contenta di avere un mezzo gaudio con te! :)

MatteoG ha detto...

E' molto bello che tu voglia passare Pasqua coi suoceri. :-D
Cucini tu o chiami un catering, ti fai depositare la roba in un luogo segreto, e poi la spacci per fatta in casa? :D

Choppa ha detto...

ma MatteoG! Tu ben sai quanto io ami cucinare! E' l'unica cosa che non mi spaventa...tutto il resto sì, infatti sto progettando di chiamare gli esperti di Extreme makeover home edition!