sabato, aprile 09, 2011

Tabelle marce



Sto preparando del pollo al vino, sfidando l'incombente arrivo dell'estate.
Signora mia, non si fa tempo a dire che è arrivata la primavera che eccoci qui ad asciugarci il sudore che cola dalla fronte (nel pollo al vino), contemplare allarmati i gommoni Firestone cresciuti invernotempo sulle cosce e desiderare di riempire di gerani il balcone, peraltro già stipato di ruschi che, come le cicce, si ammonticchiano sulle terrazze nei mesi invernali.
In effetti è proprio quello che si prefiggeva la mia tabella di marcia del sabato (sì, ho una tabella di marcia del sabato, il che- lo so benissimo, non occorre vi premuriate di farmelo notare- è esattamente il segnale di una demenza degenerativa che porterà nel giro di pochi anni a obbligare chiunque entri in casa mia a togliere le scarpe e infilare le pattine).

1) Alzarsi molto presto
2) Pulire la cucina
3) Cucinare il pollo al vino
4) Andare al vivaio a comprare i gerani
5) Comprare il cibo per la Prisci.

Grazie a dio o a chi per lui, ecco quello che sta realmente accadendo:

1) ci siamo alzati a mezzogiorno meno un quarto
2) la mia cucina rigurgita bucce e tazze colate di caffè secco
3) il vivaio sarà onorato della nostra presenza se e forse, visto che con 29 gradi esterni non credo sia una brillante idea infilarsi in una serra
4) la Prisci va avanti a tonno del discount e rancore
5) Nekocherry mi ha chiamata per vedere i disegni su certi racconti che ho scritto, e quindi
6) passerò da lei a bere a dismisura e bearmi della sua casetta e dei suoi acquerelli sbafando una pizza a domicilio.


L'unica cosa che parrebbe attenersi alla tabella, finora, è il pollo al vino.
Il che è assolutamente sufficiente ad appagare il mio coté organizzativo.

ps: intanto fuori c'è davvero quel caldo venato di dolce brezza che a tutto può far pensare e che a me specialmente fa venire in mente i portici deserti della città agostana, i prati, l'odore dell'erba e la fine imminente di qualcosa di costrittivo, tipo la scuola. Mi fa venire in mente la libertà, e la leggera ansia da prestazione che sempre l'attraversa.



nella foto, la Prisci serba rancore su un davanzale prossimo a esser riempito di gerani

Nessun commento: