lunedì, maggio 03, 2010

Lo zen e l'arte di prenderla in modo zen

Sto leggendo "Chie chan e io" di Banana Yoshimoto e come al solito ritrovo i temi che sento anch'io: l'amicizia, la morte, il cibo, la serenità, la casa, le forme che prende l'amore, che se non sono quelle dettate dalla Bibbia e dalle convenzioni scandalizzano sempre un po'.
L'unico sentimento che mi fa desistere dal comprare l'opera omnia di Banana è il disappunto: nessun altro suo libro sarà mai bello quanto "Kitchen", e già sono rimasta scottata da "H/H", per quanto l'immagine indimenticabile della terrina di gelatina sia rimasta aggrappata alle mie fondamenta.
Forse è vero, come molti suppongono, che dentro di me c'è qualche goccia di sangue orientale: trovo così familiari le sue atmosfere, le abitudini che descrive, trovo familiare persino il cibo, ora che andare al ristorante giapponese è diventata un'abitudine settimanale. Sento il vapore della zuppa di miso, vedo i quadratini di tofu, le composizioni geometriche di orchidee sul davanzale, posso vivere nella stanza da sei tatami, vedere la luce di Tokyo alle sei del pomeriggio dopo un acquazzone e tutto in maniera atavica, risvegliata dal mio passato.
O forse è solo lei a essere davvero brava e a rendere universale e familiare una realtà così distante da noi, da me, a cogliere il centro delle cose e delle emozioni, che è uguale in tutto il mondo, San Lazzaro e Hokkaido (a San Lazzaro al posto della zuppa di miso ci sarebbero i passatelli in brodo di cappone e al posto del tofu i ciccioli, ma insomma ci siamo capiti).
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Per il weekend del primo maggio sono stata a casa a pulire, l'anno scorso invece ero a un festival di musica indipendente a Santarcangelo di Romagna a sentire il mio ragazzo che suonava il basso, lo stesso ragazzo che questo primo maggio ho visto passare la scopa elettrica su tutte le superfici dell'appartamento e gridare ogni cinque minuti "MANNAIALAMARONNA" perché la suddetta scopa elettrica è, in realtà, rotta, e sputa fuori polvere millenaria.
Vedi come cambiano le cose, in un anno? Un anno fa passavo intere settimane a casa sua cercando di scrivere il mio libro e isolarmi dal concerto reggae perennemente in corso nel suo appartamento di musicisti fuori sede, mangiavo anelli di totano al forno marca DISGELO e pulivo il bagno da peli altrui.
Adesso passo intere settimane in casa nostra cercando di scrivere il mio libro e di trarre linfa, ispirazione ed energia dall'arredamento e la vita che ci stiamo costruendo, mangio seppie ripiene fresche e pasta marca GAROFALO e il bagno, a volte, addirittura lo pulisce lui.
Sono cambiate le case, le situazioni, la qualità del cibo, le abitudini e le prospettive, eppure il ritmo è quasi lo stesso, e comunque l'importante è che se anche dovesse cambiare, ci sia.
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Se butto l'occhio qualche mese più in là, mi sento spaventata e felice. Ci sono lavori da fare in casa, tinteggiare i muri, cambiare la cucina, chiamare un elettricista che non ci spelli vivi per montare due prese, devo trovare un lavoro, non so se le traduzioni, le ripetizioni, quel po' di cose che scrivo bastino a pagare la mia parte d'affitto.
C'è da comprare un nuovo letto e da organizzarsi su tutto, c'è da disporre le mie orchidee in modo geometrico sul davanzale, e c'è soprattutto da imparare che non posso controllare quello che accadrà, non posso prendere le misure di niente tranne che del forno, forse, e dei pensili nuovi.
Non devo esaurirmi in un punto isterico se non tutto, o magari se niente, combacerà alla perfezione, perché il bello è essere presi in mezzo al caos dell'esistenza e del cambiamento.
Visto, a furia di leggere Banana Yoshimoto, come sono diventata zen?
Speriamo che stia lavorando a una trilogia da settemila pagine a libro, o qui si rischia di riprendere in mano Ellis e cadere nel PANICO VERO.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo! Zen o no, le soddisfazioni arriveranno, copiose, perchè te le meriti davvero!

Forse perchè sei una persona genuina e spontanea, forse perchè sai cucinare daDDDio,forse perchè sai usare il prezzatore dell'Esselunga, o forse ancora perchè hai pulito culetti di pelle di pesca o hai lustrato latrine invase dai peli :)

Spero di condivedire con te alcuni dei tuoi successi!

Che la forza di Nigella sia con te!
TVUMDB

Stefania

daniela ha detto...

Kitchen è meraviglioso ma io dell'opera omnia di Banana continuo a preferire sopra ogni altro Lucertola... sarà che quando l'ho letto mi corrispondeva perfettamente. Amo anche Sonno Profondo.
Sono contenta che ti piaccia Banana Yoshimoto, leggo sempre in giro per blog gente che la definisce banale e semplicistica, e che non c'ha proprio capito niente di lei. Sono tanti purtroppo.
Per il resto, ricordati che c'è qualcosa di meglio dello Zen... ;-)))
Un bacio.

Choppa ha detto...

@stefi: scommetto che Nigella non lo pulisce, il water degli altri! Grazie cara, anch'io ti voglio bene, e se la Giulia non è gelosa condivideremo un saaaaacco di cose, come abbiamo fatto e facciamo :*

ps: solo una che mi vuol bene come te può dire che "so usare" il prezzatore dell'Esselunga! Diciamo che per ora non l'ho mai fatto esplodere!

@daniela: anche a me Lucertola è piaciuto molto e mi sento fortunata per riuscire a coglierne la profondità...mica tutti je la fanno, neh! Lo so, oltre allo zen c'è di più, come le gambe.
Un bacio a te