mercoledì, settembre 02, 2009

Pomeriggio

Son qui al computer, la mia camera quasi ordinata, con il pavimento pulito con il Bref azzurro che ha lo stesso identico odore del Febreeze, quello spruzzino che si dà sui tessuti per "donare una freschezza nuova a capi personali e biancheria per la casa".
L'odore è così uguale che ogni volta che uso uno o l'altro prodotto penso: "ecco, saranno la stessa roba, solo con etichetta e  flacone diversi".
Dopo il Bref, ho anche passato il Folletto, così per qualche quarto d'ora, se ho fortuna, magari non sarò costretta a vedere lo sporcaccino tra le fessure delle piastrelle.
Dietro di me, la Wally dorme sul copriletto a fiori rossi, circondata dai cuscini a righe e quadretti rossi e dal pupazzo a pois -rossi- che vive sul mio giaciglio.

Mi piace ospitare la Wally; l'ho fatto per tutta l'estate.
Andiamo insieme a fare la spesa, la sua presenza snella e undicenne autorizza il contenuto ad alto tasso di schifezza del carrello:
sofficini, gelati a forma di Hello Kitty, Schweppes, patatine surgelate, budini "Muu Muu" (dal gusto così finto da farmi venire la lingua color parquet), Grisbì al cioccolato e latte alla fragola. 
L'ultima volta la commessa dell'Esselunga dopo aver passato la spesa alla cassa mi ha prenotato un esame del sangue.
Arriviamo a casa: sistemiamo la spesa e guardiamo Shaun vita da pecora e Art Attack, giochiamo a Uno, a Munchkin, a Forza 4, ci prepariamo il pane tostato ("io non ho il tostapane, uffaaa! E' bello venire da te, che hai tutto: il tostapane, la Prisci, Disney Channel..."), spupazziamo la Prisci e ce ne stiamo a chiacchierare del più e del meno.
Del perchè mi sento giù se mi sento giù, di come sarà la prima media, del libro che ho scritto che parla anche di lei, di quel suo amico che le piace, di chi piace a me, di cosa vogliamo fare da grandi.
Poi lei si mette a disegnare o a leggere un fumetto del detective Conan o di Calvin e Hobbes, e io leggo le mie sciocchezze estive, o studio (assai poco), o lavoro al computer per l'Associazione Clavicembalistica, o, appunto, pulisco la casa.
Preparo tutto con cura per lei.
Lavo bene i piatti e il lavabo, stiro le lenzuola, tiro i copriletti, aggiusto i cuscini sul divano, e sto attenta che lei abbia tutto: libri e giochi, buon cibo e dvd, asciugamani morbidi piegati sulla lavatrice, passeggiate e me a disposizione.
Non so perchè mi piaccia tanto, perchè mi tranquillizzi: forse perchè è acuta, divertente, intelligente e matura, e perchè mi dà l'opportunità di vedere da vicino e allo stesso tempo in modo distaccato, finalmente, com'è avere undici anni.

Volevo parlarvi delle ultime novità dal fronte libro, ma adesso non posso, si è svegliata.
Andiamo a far merenda.




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