venerdì, febbraio 06, 2009

Lascia pur che il mondo Dica

Oh, che palle.
Da un mesetto a questa parte c'è un tizio che mi fa il filo. Sembra gentile, interessante, un po' troppo generoso con i complimenti per i miei gusti, ma perchè rifiutarli? In fondo ogni tanto sono Vernel per l'ego infeltrito, e ultimamente il reparto invernale del mio armadio interiore ha estremo bisogno di ammorbidente (e antitarme. Magari non puzzolente. Una bustina di Orphea al timo andrebbe benissimo, nel suo corrispettivo fatto di umana comprensione sarebbe perfetto. Lo appenderei alla stampella dell'autostima per cacciar via gli insettini della colpa e del rimorso a suon di zaffate di ammirazione gratuita).
Questo tizio vive e studia in una grande città non lontana dalla mia (non dirò quale per riservargli un briciolo di privacy, vi basti sapere che è quella con la nebbia e il cuore in mano), ha proposto varie volte di vederci e puntualmente, di solito poco prima dell'orario stabilito per l'appuntamento,  quando ormai le chiome son lavate, i baffi depilati e l'mp3 caricato,  mi arrivano messaggi e/o telefonate adducenti scuse da far rimpicciolire di duecento volte quella di Belushi nella fognatura.
Ora, 'stavolta saranno anche successe delle rogne a domino stile safari con Benny Hill, ma mi sarei anche un po' rotta gli zebedei di pendere dalle labbra della gente.
Specie se pelata.
Dunque io nella città che non nomino per privacy ma che comunque c'ha un gran bel castello Sforzesco ci vado lo stesso, e gratis perdipiù, visto che il fidanzato della sorellina è capotreno e mi ospita sull'interregionale da portoghese, mi farò un bel giro per il centro a zonzo nei miei stivali, alla ricerca dei negozi di specialità gastronomiche e di vinili, (vinogastronomici), librerie e bellezze grondanti pioggia e nord. Oppure salirò sul primo tram, magari di quelli vecchi con i sedili di legno sottile che traballano facendo un gran casino, e mi girerò il centro così, se verrà giù il diluvio, taccuino alla mano e una sciura accanto che mi guarderà di sbieco, con un'intera città, una vita fuori, che è solo mia, delle mie passioni, del rumore strascicato dei miei piedi dell'impronta delle mie labbra su un finestrino pronte a baciare l'urbe e una giornata di libertà.
Sono sicura che mi divertirò. 
Il treno parte tra due ore, mi vado a preparare: mi guarderò nelle vetrine e mi troverò bellissima, dovrò trattenermi a forza per non innamorarmi, Narciso pacioccone, ancora una volta di me stessa.

Tiè.

 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

come al solito scrittura geniale che mi fa sorridere e mi fa anche pensare che quando sono stata nella stessa situazione questo coraggio non l'ho avuto...chissà, forse ora sarei felice con un dolce ragazzetto veneto che ha le mie stesse idee invece di cercare un compromesso difficile tra me e un uomo dai gusti e le idee bizzarre...che però credo di amare...

Lady Cocca ha detto...

sulle mie esperienze di questo tipo preferisco passare.. sono stati 2 viaggi (per la stesa persona) che hanno fatto schifo anche a me stessa..

SunOfYork ha detto...

digli che se vuole vederti, venisse lui a trovarti nella tua città, qualunque essa sia. questi uomini che ti impongono un viaggio per vederli sono una brutta rogna, soprattutto se bidonisti.
milano, bella quanto sia, per una volta è anche divertente girarsela in tram col taccuino in mano, la seconda volta, inizi a irritarti. Alla terza ti si perfora un'ulcera

Sun

Penny Lane ha detto...

Qualcuno ha parlato di "coraggio" nell'andare da Bologna a Milano da sola, anzichè col lusinga-spirito; io la vedo diversamente, come un'occasione per stare da sola (un po' come dice Spoon River, viaggiare senza doversi adattare a nessun altro), visitare un posto e lasciare che ti arrivi dentro (o meno) senza interferenze. Divertiti, Choppa!!! Dimentica tesi, editori, lauree, uomini, raccolte punti, calze smagliate, bicchieri infranti...e soprattutto torna carica di idee per il tuo libro (se avanza qualcosina, postala sul blog...). Questo viaggio è un regalo tutto per te. Un abbraccio!

Claire. ha detto...

E io che, povera scema, aspettavo con ansia la serata Revolutionary Road. Scaricata senza nemmeno un sms!

Choppa ha detto...

@sun: mi ciudad es su ciudad! :O
comunque sì, la prossima volta muoverà il culo isso (devo dire che non mi ha imposto lui di andare, ho deciso io di prendere il treno alle 5 e mezza della mattina e imputridirmi i piedi negli stivali che NON tengono la pioggiaaaaaaa).

@penny: già, già. Avrei preferito limonare. :D

@claire: ma recupereremo e allora limonerò ANCHE TE

DRESSEL ha detto...

e a me chi mi limona? UFFAAAAAAAA!!!

Anonimo ha detto...

E com'è andata?! Io vorrei sapere il seguito e anche quando potrò acquistare il tuo libro...quando lo pubblichi?! :)
giuggi