domenica, febbraio 22, 2009

De Profundis


Scusate l'assenza ma ero troppo presa a ponderare quale fosse la punizione più dolorosa tra il lento disciogliersi nell'acido e l'ascolto del medley Requiem di Mozart- The Wall al Festival.
E a limonare.

In una breve pausa tra le due attività, completamente rintronata dalla tenerezza, ho prodotto ciò:

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Le mie mani sono caldissime. I buchi di una focaccina messa a lievitare, al posto delle nocche. Le dita, rosari di salsicce. Le mie mani sono cuscini puntaspilli, morbidi e rigonfi. Le mie mani sono grandi. 
Quando ti sfioro mi sembrano enormi: il tuo collo per loro un sentiero sottile, le tue orecchie minuscoli ricci di mare, raccolti dalle palette e messi a bagno nei secchielli per poterci giocare.
Sul tuo torace stretto le mie mani non si stancano, se le apro sulla faccia la raccolgono tutta, come una pagina. 
Eppure non sparisci.
Non ti nascondono le mie mani, non ti prendono.
Non ti plasmano nemmeno, non ti pesano.
Se le baci non ci credono.
Devono convincersi ancora che non sei uno stelo, un filo, una fibra leggera, che puoi reggere la loro forma, il volume possente, che se ti toccano non ti spezzano.
Anzi, le ami di più.
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Però niente paura: subito dopo ho sentito la paraculaggine di Benigni che recitava la lettera di Wilde al suo amante Alfred Douglas come per bilanciare l'omofobia ingiustificabile del pezzo di Povia,
ho pensato che anche se ne tessi le qualità liberatorie, e se ti scusi di averlo sparso sul tappeto persiano, il vomito resta sempre vomito, poi mi è capitato di bere per sbaglio il caffè col sale e sentire Berlusconi prendere per il culo i desaparecidos e, come dire, l'afflato sentimentale è svanito come le speranze di rinascita del PD davanti all'elezione di Franceschini.


6 commenti:

fabio r. ha detto...

la tua dolce descrizione di amore simil culinario mi ha fatto pensare a Umberto Saba ed alla dedica a sua moglie, bella come una gallina....
per il resto: sanremo l'ho perso. Berlusconi vorrei perdermelo x sempre. il PD l'abbiamo perso (come dice il chirurgo di ER all'ultimo tentativo di rianimare un moribondo..).
buona settimana entrante. television-politicamente peggio non dovrebbe andare..

Choppa ha detto...

grazie, caro fabio. Anche se non c'è proprio limite al peggio!

Penny Lane ha detto...

Non ho mani simili a focacce e morbide salsicce, le mie sono più aracnoidi(sono state paragonate alla skinny hand del marinaio di Coleridge da un lettore madrelingua...)...però hai trovato parole bellissime, che mi hai fatto venire voglia di dire a qualcuno. Qualcuno da accarezzare. :)

Andrea Patassa ha detto...

A Roma si dice pomiciare, ma a sostanza è quella. :-D

Choppa ha detto...

uffa.

Anonimo ha detto...

mi piacem choppa. bellissima descrizioni delle tue mani senzienti
ciao
abbaino