mercoledì, agosto 06, 2008

Indolere: una nuova proposta di coniugazione del verbo Indugiare

Vabè, tanto questo blog non è adatto a divulgare grandi temi, ma solo a blaterare - per dire - delle mie strafocate di lasagne alle quattro del mattino, di rutti, di cicce, peli, drink e afflati inopportuni.
Ultimamente sto perdendo di vista la mia vena orgogliosa, tradendo gli intenti che da sempre mi distinguono; ovvero amarmi brutalmente di una passione autodistruttiva, fottermene con gran gusto del giudizio altrui e soprattutto coltivare con dedizione quel "Lust for life" celebrato dall'equino Iggy Pop, satiro del rumore fruibile nonchè presenza fissa dei miei sogni erotici, e tutto ciò - scopro - non va affatto bene.
Per ritrovare la mia vena soulproudchoppa sto cominciando ad attuare alcune strategie che carezzino spudoratamente il mio egone un po' sgonfio.
Tanto per cominciare, stasera sono andata con la sorellona, il fidanzato tenero della sorellona, l'amicomarco e il mio culo a pandoro a mangiare Sushi e Sashimi nel ristorante giapponese migliore di Bologna.
Mi sono fatta un Matsu così e un tè verde spaventosamente caldo e corroborante, inoltre ho intinto le bacchette in diverse pietanze tutte appartenenti agli altri commensali, decretandone stile estetico e sapidità davanti agli occhi esterreferrimi dei legittimi proprietari
"Ma....davvero stai mangiando quella polpettàssa infame?" (la sorellona)
"Sì, è riso ed è buonissimo". (Io)
"E sul serio dovrei sciogliere questo sperma di dentifricio nella salsa di soia?" (il fidanzato tenero)
"Quello sperma di dentifricio , come lo chiami tu, è wasabi, ed è una delle delizie del mondo orientale" (sempre io)
"Una volta un tizio che conosco ha assaggiato uno gnocco di mostarda fortissima spalmata sul pane, ed era talmente piccante che ha sentito DONG risuonargli nelle orecchie" (ancora io)
"Quindi non lamentarti del tuo wasabi e gustalo fino alla fine" (muà again).
"Certo mi risulterà difficile, visto che ti stai pappando tutto il mio vassoietto di Futomaki" (l'amicomarco).
"Chomp chomp, 'fanculo, non fei fu qvello che defe riprenderfi in mano la fita" (io con la bocca piena di pesce crudo, polpettàssa e alghe gocciolanti soia).

Insomma, per riconciliarmi con me stessa esco, mangio a quattro palmenti, bevo, indulgo in pensieri lascivi e cerco di non sottilizzare sull'uso corretto del verbo "indulgere".
Non riesco a capire se sto bene o male.
Da single.
Senza che nessuno mi cerchi davvero o tenga tanto a me, se non come amica.
Senza rispondere nel cuore della notte a chiamate d'affetto, a quel tipo di chiamata "era solo per sentire come stavi e per dirti che sei bella/la mia vita/speciale/una polpettina al sugo" (una polpettàssa), senza appuntamenti fissi, nè aspettative sentimentali, senza che nessuno perda la testa per me nonostante la vasta gamma di brutture della quale dispongo.
Non riesco a capire dunque indugio dolendo in un tempo vacuo, pensando a tutto tranne che a ripristinare un minimo di ordine in questo susseguirsi di giorni estivi al sapore di sushi e rum.
Non è quello che facciamo tutti, quando restiamo soli?
Cercare di immergerci nel caos per non doverci costringere a rimpiangere la routine?
Provare a soffocare il dolore sotto la gommapiuma di un'estate effimera, indugiando dolendo su piaceri d'alcool e plastilina.
Lo cantava anche Mercury, no? Indolendo.
You can be anything you want to be. Just turn yourself into anything you think that you could ever be. Surrender your ego, be free be free to yourself.
E cercherò di esserlo.
Non appena manderò giù l'ultimo boccone di tonno.

7 commenti:

Pa ha detto...

Io sto bene, io sto male, io non so come stare

cccp - io sto bene

Choppa ha detto...

si, ma anche "fanno bene fanno male sto bene sto male".

bluvertigo- l'assenzio

Baol ha detto...

Magiare con te deve essere un'esperienza che non si dimentica :D

Anonimo ha detto...

ciao choppa, come ti invidio, tu la sorellona e il fidanzato. abito insieme a mio fratello ma mi pare che non siamo mai andati a cena insieme. ci vediamo poco, lui è sempre via per lavoro, torna la sera. una volta mi ha detto che lo faccio andare in depressione...peccato.
ciao
abbaino

Anonimo ha detto...

mi oblio un po', in solitudine
ciao cioppa!
abbaino

Anonimo ha detto...

Come al solito esordisco con il solito "bellissimo post!!". Mi piace sempre leggerti (e quand'è che ci vediamo?! Io torno sabato dalle vacanze e salgo a Torino lunedì).
Volevo chiederti: quale sarebbe "il miglior sushi di Bologna"?? E' che mi sono innamorata del sushi a Torino, dove c'è un ristorante spettacolare che si chiama Tobiko (se una volta mi vieni a trovare ti ci porto e sentirai...."e ho detto tutto!!"), ma a Bologna proprio non so dove ce ne sia uno buono. Per caso è quello in via porrettana?
un bacio
giuggi

Choppa ha detto...

cazzarola giuggi, leggo solo adesso il tuo commento.
Il migliore di Bologna per me è il Miyabi, rotonda di via Andrea Costa (davanti alla nuova Coop, per intenderci).
Noi ci vediamo appena possiamo, senza dimenticarti che lavorerò di nuovo alla festa -brrrrr- democratica, quindi se vorrai fare un salto in libreria, come dice Pieropelù, "io ci sarò con tutto il mio entusiasmo" (più o meno).
Dunque a presto!