giovedì, marzo 06, 2008

A condizione

Se avessi avuto genitori meno sensibili sarei rinchiusa in un ospedale psichiatrico da vent'anni.
Se avessi avuto più coraggio e meno coscienza sarei scappata di casa a tredici anni.
Se avessi avuto più sfortuna sarei ad avvitare bulloni in una fabbrica.
Se avessi avuto più fortuna, invece, sarei in una villa sulla riva destra della Senna a giocare a ping pong.
Se avessi la metà dei miei chili mi metterei il bikini e mi farei fotografare nuda.
Se avessi fiducia nelle mie capacità potrei fare qualsiasi cosa.
Se avessi voglia di cambiare lo farei.
Se avessi più convinzione non solo potrei fare qualsiasi cosa, ma la gente mi seguirebbe e diventerei quella che superando i propri limiti ha fatto la rivoluzione.
Solo che la gente, in generale, non mi piace.
Sebbene io mi danni per piacere alla gente.
Se la gente fosse più scaltra la rivoluzione si farebbe ogni giorno cambiando le piccole cose, ognuno farebbe la sua e non ci sarebbe bisogno di leader.
Il condizionale è stato inventato da un pavido stronzo possibilista.

4 commenti:

Pa ha detto...

MA ti ha permesso di fare questo post.

Però coi se e i ma si fa poco e niente....

A costo di sembrare ignorante, uso il presente e il futuro (qualche volta il passato) :-P

L ha detto...

"Sebbene io mi danni per piacere alla gente"

Dannati per piacere a te stessa. Poi allora piaci a tutti.

Secondo me, ovviamente.

Ciao,
L.

DRESSEL ha detto...

sai, tranne berlusconi e pochi altri esempi, non c'è nessuno che non mi piaccia completamente. spremi le persone e qualcosa di buono c'è sempre. e poi amati alla follia.

Claire. ha detto...

e in un ospedale psichiatrico nuda senza nessuno intorno? :D