lunedì, settembre 03, 2007

Dolce Rutin.

Oh, bè.
Da domani (anzi da oggi, visto che è già l'una e ventinove che poi io odio chi si sta a premurare che sia già passata la mezzanotte per dire "domani" o "oggi" che per me il giorno dopo comincia quando mi sveglio, mica quando vado a letto per quanto tardi sia oh e checcacchio)
ricomincio a lavorare a tempo pieno.
Domenica sera ci sarà stato un intasamento improvviso nelle vie telefoniche, visto che i numerosi capi che mi ritrovo da un capo all'altro della città (e perdonatemi il giuoco di parole) si sono accertati, tutti insieme, ch'io fossi disponibile a offrire i miei servigi lo stesso giorno, alla stessa ora, rispettivamente in via S.Felice, Fossolo, Andrea Costa e Saragozza. Per chi non fosse di Bologna, cavolacci suoi, si prende una cartina e si controlla dove stanno 'sti luoghi. Lontani, comunque.
E la J: "Choppa dovresti mandare quelle duecentotrentasette email che avevamo detto, se poi magari me le inoltri anche ai miei quindici indirizzi diversi eh, grazie."
E M: "Choppa siamo tornati dalle vacanze, puoi tenerci il fagotto cagone tre volte alla settimana con una paga che farebbe schifo a chiunque ma che tu sei tanto idiota da accettare, nonostante il culo che ti fai?"
E G: "Choppa aiuto doma c'ho il rekupero e nn so 1 kazzo, passi? t prgo."
E C: "Allora non è domani che dovresti venire, ma tra due giorni. E' un problema? grazie ciao. Ah senti, la B. ha karate, la scarrozzeresti fino alla palestra che dista un buon 30 km da casa? Sì, quella posizionata dopo lo sterrato con le buche affamate di coppe dell'olio. Eh, se la aspetti finchè non ha finito lo stage e me la porti a casa dopo averle fatto la doccia, comprato il tegolino alla fragola da tre euro nella macchinetta, se le dai il ghetoreid e poi magari me la porti dal parrucchiere mi fai un favore, eh, grazie. Ciao".
E la R: "Choppa domani bisognerebbe scaricare tutti i nuovi scatoloni della Bur e trovargli un posto in 'sto marasma che non c'entrerebbe più nemmeno un origami, preparare i volantini della presentazione del libro di Brizzi, vendere le copie dell'ultima fatica di Minà e leccargli pure un po' il culo se non ti dispiace visto che una volta è venuto in libreria e trovando le pile di libri di Veltroni più alte delle sue si è incazzato.
Ah, se per favore mi sistemi anche il reparto ragazzi che qualcuno deve aver vomitato sulla Pitzorno, grazie".

Ho capito che alla fine ciò che conta è andare avanti giorno per giorno, obbedendo ma fino a un certo punto. Quello di fusione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, come dire...in bocca al lupo! Io mi trovo incasinato con un lavoro solo, ma essendo part time la mia famiglia mi considera n fancazzista per cui, ogni volta che c'è qualcosa da fare o un piacere da chiedere, la scelta ricade su di me che mi ritrovo a girare come una trottola per loro...ti capisco, sì, sì...ma non demordere, se credi nel paradiso forse un angoletto nuvoloso per me e te c'è già (magari è il cesso di San Pietro, ma non siamo mica fighetti no?)
Bacio
Windam

Claire. ha detto...

Quello/a del recupero, beh, visto il messaggio, ne ha da recuperare...io lascerei stare :D
le buche affamate di coppa dell'olio sono le lontane parenti di quelle dell'AMPIO&COMODO parcheggio di Michelino?

Anonimo ha detto...

Ma guarda chi è diventata splinderiana? ;)
Giorno per giorno è sempre la regola migliore. Ma belin, giorno per giorno ti si sbriciolano pure i maroni a volte!
Un abbraccio, resisti!

Anonimo ha detto...

ma con tutte le cose che deve fare altro che sbriciolamento di maroni!!!
ciao

Choppa ha detto...

più che sbriciolamento si tratta di una valanga.
@princeps: così se capita possiamo chattare! non è fico? ;)

Anonimo ha detto...

Chi ha osato vomitare sulla Pitzorno? Era decisamente la mia scrittrice preferita da piccola... Dimmi chi è che lo faccio nero!