martedì, agosto 07, 2007

Miele a profusione


**COMUNICAZIONE DI SERVIZIO **

"Questo è il primo post in cui ringrazio qualcuno che non sia un cantante, un giocatore di curling o una città, e il primo in cui m'immolo senza remore alla causa dello sputtanamento sentimentale; perciò se le smancerie vi fanno lo stesso effetto di un programma di Alda D'Eusanio e trovate le manifestazioni d'affetto utili quanto uno sturalavandini nel deserto, avete due possibilità: o per una volta aprite il vostro cancrenoso cuore di pietra pomice e vi lasciate andare alle parole che seguono, oppure smettetela di leggere questo post. ADESSO."

**FINE COMUNICAZIONE DI SERVIZIO**

..Ho detto "adesso!"

Oh. Bene. Ora che siamo rimasti solo noi squacqueroni, posso raccontarvi della festa di compleanno congiunta che ho organizzato per me e il dolce peppe, per l'occasione splendido quarantenne. Come al solito ho passato tutta la giornata a preoccuparmi che il cibo non fosse abbastanza, che le macchie sul muro della cucina sarebbero risaltate come prove schiaccianti sulla scena del delitto, che i miei ospiti non si sarebbero divertiti a sufficienza e che i silenzi imbarazzati si sarebbero profusi come un odore sgradevole. Come al solito mi sbagliavo: è stata una splendida serata. Mi permetto di dirlo perchè il merito non è mio, ma dei miei favolosi amici. Tra un piatto di polpettone (insipido! per fortuna c'era la salsa alle erbe) e una partita a Taboo ho avuto la conferma che questo pugno di persone è diventato davvero importante per me. Le prese in giro che cementavano i rapporti con le mie amiche del liceo non hanno, con gli amici di ora, mai il gusto di una sfida, di un risentimento, bensì di un appunto affettuoso, un modo per rendere familiari i difetti e assottiliare le diversità, che in un gruppo è facile si facciano sentire. Ho voluto bene a tutti: per l'atteggiamento rilassato, per le risate, per essere venuti a festeggiare me e il mio fidanzato senza menzionare la differenza di età tra noi, senza un solo giudizio negativo, ignorando quel filo di tensione che lega le gambe durante le ricorrenze.

E poi gli ho voluto bene per i regali. Non quel bene che sente la bimba verso il padre quando riceve la bambola agognata, un affetto tutto materialistico, ma perchè le cose che mi hanno regalato, quegli oggetti che di per se stessi altro non sono che merce, sono saltati fuori dai pacchi dicendo "ti conosciamo. Sappiamo chi sei e cosa ti piace fare, sappiamo che ami cucinare e noi siamo tutto ciò che ti occorre per farlo, sappiamo che ami leggere e noi siamo due libri, sappiamo che hai bisogno di un portafoglio ed eccomi, sono stato comprato da Giorgia durante la sua vacanza a Parigi. So che ami Giuseppe e incornicerò una foto di voi due, la più bella che hai, perchè sono stato fatta con cura, come la vostra relzione. Una cornice e un rapporto realizzati poco a poco. Noi ti conosciamo, sappiamo chi sei. Sappiamo che ci amerai come ami i tuoi amici, sappiamo che dureremo fino al prossimo anno, quando ti rimetterai a cucinare chili di pasta fredda preoccupandoti che non basti per tutti."

Ora che è finita e riguardo estasiata le boccette di colorante alimentare e i biglietti di auguri, non provo che gratitudine e orgoglio per avere come amici delle persone così care e per aver ritrovato dentro di me, sotto cumuli di robaccia adolescenziale, la capacità di voler bene con sincerità e di riuscire a scriverne senza vergogna.

Grazie a tutti

6 commenti:

.C annA ha detto...

Sniff... (;.;)

(;.;)

(;.;)

Ops...ma c'era una comunicazione di servizio da leggere... mi dispiace non l'avevo letta!!!

(^.^)

Evviva il choppasputtanamento sentimentale!!!

Pa ha detto...

Hey, qua quelli che dobbiamo ringraziare siamo noi (a parte per gli orsetti gommosi e l'odio viscerale che m'è nato per il biologico)

Claire. ha detto...

Dopo aver letto questo post, sono contenta di aver aperto il mio cancrenoso cuore di pietra pomice...ne valeva la pena - ma è stata un'eccezione! ;)

Le prese in giro che cementavano i rapporti con le mie amiche del liceo non hanno, con gli amici di ora, mai il gusto di una sfida, di un risentimento
questa frase mi avrebbe fatto risparmiare anni e anni di autoanalisi; ad averla letta prima..! d'oh

Pep ha detto...

Spettacolare Choppa, veramente!!!

guccia ha detto...

Come mi dispiaccio di non esserci stata e come sono felice che sei stata così felice. Dolcissima choppa!!! :*

Choppa ha detto...

@tutti gli squacqueroni: la prossima volta allora ci sarete tutti (per incrementare il parco regali...eheh...!)

@pep: ma sei già tornato o hai trovato un internet point sperduto nella Sierra Nevada?