venerdì, marzo 16, 2007

E si vota per continuare

Sgozzato e decapitato. L'ultim'ora a caratteri rossi di SkyTg24, in onda senz'audio come di consueto in casa mia, in sottofondo "Faccia di velluto" di Silvestri. L'autista di Mastrogiacomo.
Divento tutt'uno col divano e mi viene da vomitare.
Mi viene da andare su Google e cercare tutti i nomi dei giornalisti ammazzati in Afghanistan e Iraq. Quelli catturati, torturati, anche solo guardati di sbieco. Stamparli e farne manifesti da incollare alle fermate degli autobus, alle scuole, ai parabrezza dei motorini, alle pareti del Parlamento, ai vetri dei piano terra delle villette a schiera.
Ai semafori.
Perchè ci si dimentica, sbatte una porta e il nome è già passato, il viso è già passato, la decisione di mandare avanti la guerra è già approvata.
Il rapporto di Reporter senza frontiere parla di 81 giornalisti e 32 collaboratori uccisi nel 2006, 871 arrestati e 1472 minacciati e aggrediti.
Ma a chi importa?
Li vediamo in quegli ultimi video girati in una grotta, con una coperta o un cappuccio in testa, li vediamo prima stare male e poi morire, e poi ce li scordiamo perchè in fondo, cosa ci cambia?
E'colpa dei talebani, no? Io credo di no, o almeno non solo. Non può essere un caso se la maggior parte dei giornalisti italiani rapiti e/o uccisi appartenessero a testate di sinistra, o stessero facendo ricerche sull'operato dell'America. Magari è una teoria basata su qualche conoscenza storica e un paio di coincidenze, eppure non mi stupirei se tra qualche anno, a Terra semidistrutta, si venisse a scoprire che i servizi segreti non ignorassero del tutto l'esistenza di Enzo Baldoni.

5 commenti:

guccia ha detto...

Per quanto inquietante è un'ipotesi tremendamente possibile.
Se poi le torri gemelle son state fatte saltare dall'interno, se Khalid Sheikh Mohammed ha ucciso pure babbo natale, se le bombe in Italia le metteva lo Stato, se le BR riescono sempre al momento giusto, se...

Choppa ha detto...

Stando a quanto mi hai raccontato ieri, poi, tu non dovresti stupirti davvero più di niente.
Sei stata molto coraggiosa.

guccia ha detto...

A Genova tutti lo sono stati, anche solo ad esserci. Quando senti sulla pelle un'ingiustizia, quando vedi che tutto quello in cui credi viene messo in discussione dalla violenza gratuita, quando chi è più forte annienta chi è più debole... prima hai paura, poi reagisci. La cosa brutta è che mi hanno insegnato, davvero, per la prima volta in vita mia, a conoscere l'odio oltre che la paura.
Quante menzogne ci raccontano, com'è facile plasmare l'opinione pubblica.

Grazie Choppa. Una serata stupenda, da ripetere prestissimo.
Un bacio, grande davvero, sincero.
Ormai tua guccia :*

Valerio ha detto...

che dire se non essere d'accordo che te dalla prima all'ultima parola che hai detto? credo sia triste essere d'accordo su queste cose, perchè è triste che siano la verità!

Choppa ha detto...

Meglio essere d'accordo sulla verità che in disaccordo sulle bugie.
Welcome on Blogger, man!