domenica, novembre 19, 2006

Via IndInfluenza

Ho gli occhi che sembrano affogare nell'antigelo Paraflu, la gola tappezzata di carta abrasiva e la sensazione generale di essere passata sotto un caterpillar chiodato.
Neanche la prospettiva di cucinare il pranzo domenicale mi allieta: di solito amo preparare le polpette con la ricotta, ma oggi mi ricorderebbero troppo la mia attuale condizione fisica (e, per favore, non menzioniamo quella mentale), e l'idea di immergere le mani nel mio corpo per mischiarlo su se stesso e farne palline mi sembra un po' troppo psichedelico-tarantinesca per poterla mettere in atto lucidamente. Perciò credo che mi nutrirò con pacchetti di crackers Doriano e tonno tirato su dalla scatoletta.
Siam messi così, gente.
E non perchè ieri abbia fatto tardi ballando musica house, o ubriacandomi fino allo svenimento con un'orda di ceffi tatuati fino alle palpebre, no.
Mi sono ridotta a un pacchetto di carne trita dopo un pomeriggio di shopping selvaggio con mia sorella adolescente lungo via Indipendenza, la via lastricata di magliette XS e perizomi di cuoio con su Hello Kitty che si ciuccia il dito.
Un incubo.
Decine di negozi d'abbigliamento e per ognuno la stessa formula: pavimenti bianchi scintillanti, specchi alti come Rosolino posizionati dove meno te l'aspetti, tanto per farti rendere conto all'improvviso che in quella maglia a righe orizzontali, Choppa, proprio non è dato che ci entri. Abiti scollati davanti, scollati di dietro, maglioni grigi, azzurri, a righe, con lo scollo a barchetta, pantaloni a quadri, lunghissimi, cortissimi, sdrucitissimi, e minimodelline in erba che volteggiavano attorno ad ogni tessuto. Tutto uguale, per 2 km di via dello shopping.
Una nota di merito per l'originalità l'assegno a Promod, che almeno gioca sull'effetto disorientamento: appena entri ti sparano in faccia un getto di scirocco caldo che ti fa la messa in piega.
Da brava rompicoglioni quale sono, ho anche chiesto spiegazioni alla commessa plastificata

"E' il riscaldamento"

Sì, globale. E a forza di sbalzi di temperatura mi son presa l'influenza.
Con la sorellina che si spogliava e rivestiva nei camerini a vista come se niente fosse, tutta contenta di passare da 12 a 28 gradi in mezzo minuto.
Che dire, almeno le ho comprato un paio di jeans uber fighi strettissimi in fondo

"Per piazzarli dentro agli stivali!"

Uau. Ecciù!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vai d'aspirina e saluta l'influenza.

Choppa ha detto...

...Sono bastati un pomeriggio a casa e un piumino dell'ikea. ;)

Anonimo ha detto...

il mio commento è in ritardo comunque altro che aspirina... caffélatte e rhum! E per cena una bella zuppa di cipolle :)
Rimedi della nonna (?) se la nonna in questione è un'alcolista non tanto anonima magari si, comunque funziona ;)