mercoledì, settembre 13, 2006

Giornata Tipo

Ore 7:00 - Sommessi grugniti di un orso bruno provengono dai meandri della casa. Apro mezz'occhio, mi accorgo che è mio padre che si stira. Ridormo.

Ore 7:30 - Una fucilata mi costringe a spalancare l'altro mezz'occhio. E' la porta di casa, mio padre è uscito. Ridormo.

Ore 11:00 - Apro il mio corpo e la mia mente dinnanzi a un giorno nuovo di zecca.Mi libero del piumone (non prima di aver recitato il monologo "Addio temporaneo all'amico tiepido") e sono pronta per crollare sulla tazza del water.

Ore 12:30 - Prendo in considerazione l'idea di saltare la colazione e pranzare direttamente. Metto le mani su due svizzere congelate. Mi viene la nausea. Metto su un tè verde.

Ore 13:00 - Gente, è tempo per un po' di Sky e per le pulizie.

Ore 14,30 - Campanello. Arriva la mia allieva. Plasmo la sua mente insegnandole inglese e aiutandola nei compiti.

Ore 17:00 - Campanello. Ciao allieva, a domani. Campanello. Ouc, è Giorgia, dobbiamo partire. Mi metto le scarpe e scendo. Forse è meglio che mi metta anche dei pantaloni. I pantaloni sono troppo lunghi. Questi troppo stretti. Questi troppo neri.

Ore 17:15 - Ho messo la gonna ma ho dovuto cambiare le scarpe. Salpiamo alla volta della Fiera.

Ore 18:00 - Libreria della Festa dell'Unità. Comincia la rumba! Cartellino identificativo (molto fico tra l'altro, rosso e verde), metto a posto i libri, li controllo, aiuto i clienti a trovarli in mezzo al vario marasma che regna incontrastato.

Ore 20:30 - Se magna. E meno male, perchè sto su con una tazza di tè e due fette di pane e marmellata. Ogni sera uno stand diverso, con una spiccata predisposizione per il guanciale arrosto della Fattoria del Gallo (io) e i piatti di pesce del Borgo (Giorgia). Si gioca alla Pesca. Si pescano serie.

Ore 21:15 circa - lavoro. lavoro lavoro lavoro lavoro. incontro amici e conoscenti che passano di lì e chiacchierano come fossi la bambola Bebi Mia Parla Con Me.

Ore 1:00 - a casa. Resoconto della serata alla mamma curiosa e insonne.
Ore 2:00 - a letto. Rilettura di ciò che ho già letto cento volte.

Ore 7:00- Grugniti.

E via così, ogni giorno più o meno uguale con lievi variazioni sul tema.
Per esempio, ieri ho dato un esame scritto lungo un pomeriggio, stasera non lavoro e me ne vado al cinema con la Stefi.

Ho imparato:

-a essere più tollerante verso le persone che mi irritano ("come? non avete niente sui cani maltesi siamesi? ma è uno scaaaaaaandalo!")
-a sorridere quando lavoro alla cassa e a non farmi saltare i nervi se c'è una fila di 30 metri e la collega continua a ricordarmi di prendere PRIMA i soldi e POI dare il resto.
-a vivere il momento. Perchè è inutile preoccuparsi dei prossimi esami, se non hai tempo per studiare perchè lavori. E ti piace da matti quello che fai.

Nessun commento: