mercoledì, marzo 08, 2006

Up


Ascoltare Hope dei Rem ballando per la stanza dopo aver sentito un amico lontano e' una delle cose migliori che ti possano capitare.
Se prima hai mangiato della polenta con il sugo, ballando la tua capoccia sfonda lo scacciaspiriti attaccato al lampadario facendoti uscire un bernoccolo come una zucchina, la canzone finisce e tu ti accasci come una mucca morta sul pavimento freddo sentendo gorgogliare la polenta nell'esofago e un liquido molto simile a sugo mischiato alla voce di Stipe nell'ipotalamo, be', allora l'esperienza puo' ben dirsi mistica.
Ho chiuso gli occhi e ho visto: colline irlandesi, la voce del mio amico lontano, le immagini confuse dell'appartamento in cui vive (solo immaginate in quanto presenti nella mia testolina marcia attraverso le sue descrizioni), alligatori, Padre Pio apparsomi per sbaglio e dìcommi "la prossima volta mangia solo una galletta di riso e crusca", qualche accordo distorto di chitarra, i battiti accelerati del cuore su sfondo viola.
Adesso sento pace: nel mio pigiama scrivo le parole che mi vengono in mente dopo aver sentito l'amico lontano e sono belle, sono queste, sono che mi sento contenta perche' mi sembra felice.
E poi angoscia: tocchera' anche a me? Vincero' quel concorso senza capo ne' coda e mi tocchera' litigare con i coinquilini per i turni del bucato e della spesa?
Anch'io ad un certo punto mi trovero' a dover provare nostalgia per la mia famiglia sconclusionata, per i miei amici presenti quando servono, per l'amore indistinto?
Diventero' anch'io un'amica lontana?

Domani dovro' preparare una torta per la festa della donna, ho pensato di fare quella con il cioccolato bianco e le pere: dolce, sontuosa, che lascia in bocca un gusto quasi troppo melenso e colloso, ma buonissima. E' l'esatta consistenza che deve avere adesso la mia anima, piena di troppi sentimenti che non riesco a indirizzare verso qualcosa di piu' utile che un post all'una di notte.
Oh, be'. C'e' sempre Up che mi tiene compagnia, nello stereo nuovo Trevi che mi parla di non aver paura e mi costringe a seguire il ritmo della speranza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mitica! vorrei essere li e condividere la torta di pere e cioccolato bianco..

Choppa ha detto...

...alla fine ho optato per una torta di cacao farcita di crema al burro e cannella...perche' e' vero che sono in uno stato d'animo un po' down, ma il sussurro di Stipe mi ha detto "don't be frightened" e io l'ho seguito alla lettera.
Evvai di cioccolato puro!!!