mercoledì, marzo 29, 2006

Post Positivo

Fa caldo. C'è il sole, e un vento allegro e fresco che si fa largo attraverso le mie finestre. Colpisce lo scacciaspiriti con le mucche e lo fa suonare.
Dopo una giornata di studio nella gelida biblioteca di facoltà, mi accingo a preparare la cena nella luce di queste sette di sera così luminose.
Polpette, cavolo cappuccio e purè.
E se mi va, un dolce alle noci.
Ogni anno mi fa questo effetto, l'ora legale.
Appena arriva si fa detestare, dormo un'ora in meno e devo abituarmi all'idea di accantonare il cappotto e le sciarpe di lana.
Ma poi, passano due giorni e già l'adoro.
E con questo sole mi viene voglia di ballare.
Scusate la parentesi zuccherosa, sarà che sto leggendo un libro di Fannie Flagg, acuta osservatrice della società provinciale americana degli anni 50, e con tutte le sue torte, serene realtà casalinghe e profumi di primavera mi ispira a conformarmi al cinguettio degli uccellini risvegliati....
Comunque sull'autobus c'erano le solite facce incazzose di sempre, mentre io come una pazza sorridevo a tutto spiano, inclinando il faccione verso il sole e leggendo le fotocopie di filologia.
Vado a preparare le polpette.

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