lunedì, settembre 19, 2005

MarkonFest

Scrivere un blog e' una valida alternativa al sedersi su una poltrona ergonomica davanti ad un logorroico psicologo della mutua: non costa niente, ti fa sfogare, non sai chi ti legge e dunque sei-in un modo un po' orwelliano- inconsciamente consapevole che qualcuno ti stia giudicando ma te ne freghi totalmente. Ieri sera ero con un po' di amici alla - udite udite- Festa della Birra di Sasso Marconi (Bo). I miei sensi si sono estasiati di fronte alle seguenti attrattive:
- giovani orfani di "Campioni:Il Sogno" alla disperata ricerca di uno sporadico divertimento nelle terre desolate dell'Appennino bolognese
-cubista biondona dalle tette eloquenti
-mezzi litri di birra annacquati a quattro euro e mezzo l'uno
-molteplici ghiandole sudoripare in crisi da extra produzione fordiana.
Il concetto chiave della serata e' stato il giudizio.
Perche' si giudica chi balla sgangheratamente, culo grosso ballonzolante e faccia allegra?
Perche' non fidarsi del buon ritmo ska e delle proprie gambone irrequiete e non fare una piega davanti agli sguardi in tralice di chi si preoccupa del vestito?
Sartre diceva "L'Enfer c'est les autres" e mi trovo ad ammettere che "il avait raison".
Anche se faro' di tutto nella mia vita per invertire la sentenza.

3 commenti:

Buhbuhbutter ha detto...

...eh, beh, festa della birra, tartufesta, sagra dei marroni o festa dell'unita' che sia, il popolo del divertimento di provincia approfitta sempre e comunque di diversivi a pochi passi da casa. "Divertimento" alternativo! Infondo, kilocalorie, etilometri,soldi buttati e figuracce a parte, chi non aspetta la prossima fiera?

La routine è il male del millennio!

Choppa ha detto...

distinguerei, caro bimbibus, tra festa della birra in

Choppa ha detto...

..quanto tale, dicevo, e feste dell'unita'. Sempre meglio, comunque, dei raduni di cl...