lunedì, gennaio 26, 2015

Essere e fare


Ho un nuovo lavoro: da marzo farò l'insegnante di inglese per bambini in una scuola privata. 
Canterò canzoni in rima, inventerò giochi e laboratori, comincerò una nuova avventura.
L'anno scorso mi mantenevo grazie alle lezioni private e più volte ho pensato che mi sarebbe piaciuto moltissimo insegnare in una scuola vera e propria.
Ecco qui che ce l'ho fatta, e ne sono felice. 
Il mio desiderio di vivere di scrittura rimane, ma sta prendendo una nuova, interessante e profonda forma. 
Sto cominciando a capire la differenza tra essere scrittore e fare lo scrittore.
Io sono sicura di essere una scrittrice. Non importa quello che faccio: l'insegnante, la donna delle pulizie, la traduttrice, la cuoca, la cantante. Se non faccio niente e non ricevo risposte. 
Se cammino tutto il giorno o me ne sto sul divano a guardare la tv.
Quando vado alle prove o stendo il bucato, se mi affaccio alla finestra, se guido, quando prendo l'autobus, quando vado in piscina.
Sono una scrittrice. 
Ogni volta che compio un'azione penso a come la vorrei raccontare, questo è essere una scrittrice. 
Non è guadagnare tanti soldi con i miei libri.
Non è mettermi otto ore al giorno alla scrivania a riempire documenti Word. 
Non è andare alle presentazioni, non è stringere rapporti con chi scrive.
Non è cercare di pubblicare.
Quello è farlo, è fare lo scrittore.
Non sono brava con le apparenze, questo è un problema per chi vuol fare lo scrittore. Per chi lo è, invece, no.
Mi piace stare da sola e questo pure può essere un problema, ma non per me. 
Non osservo le scadenze e questo forse è l'ostacolo più grosso di tutti. Non per me. 
E' nata la mia seconda nipote. Ho una nonna, dei genitori, delle sorelle, delle zie e degli zii, e cugini e cognati. Ho tre gatti e una casa e ci sono le strade, i passi, la musica, i litigi, il sole, il forno, i colleghi, gli orari, le foglie, gli appuntamenti, gli occhi degli altri, i vestiti, le cose da mettere in ordine e da buttare, la fretta, le dimenticanze, i regali, la spesa, le preoccupazioni, le lacrime, la gioia, i concerti, i film, le persone. 
Ogni cosa mi esplode dentro in girandole di parole, oppure in nessuna. 
Trabocco di cose da dire. 
Io sono una scrittrice e faccio l'insegnante. Qualche volta esplodo, mi prudono i polpastrelli mi tremano i polsi, allora scrivo, sul blog sui fogli sui quaderni degli appunti.
Scrivo un libro che forse diventerà un libro.
Io non so mettere dei freni, degli argini al mio essere scrittrice. Non mi interessa; lo straripare è la mia forza.
Mi voglio bere tutto.
Mi voglio sentire piena di ciò che sono.
Non voglio chiudermi in una scatola, voglio sperimentare, voglio correre ballonzolando e scaldare il pane. 
Voglio togliermi le scarpe e rimanere in calzettoni prima di cominciare le lezioni coi bimbi piccoli.
E voglio vedere cosa c'è, di ancora bello, nel mondo. 
Ogni giorno di più, nel vortice del dolore, delle sfide, della vita, delle mutande da cambiare, del respiro, so chi sono e cosa voglio fare.
So che sono una scrittrice e voglio fare tutto. 
Per poi raccontarlo, certamente.
Per avere sempre qualcosa, me stessa, da vivere e da dire.

E tu, cosa sei? Cosa vuoi fare? Combaciano le due cose? O non ha alcuna importanza?

3 commenti:

Sara Giannasi ha detto...

scrittrice. far dialogare mondi apparentemente lontani. combaciano. ha importanza. <3

Antonella Gigante ha detto...

Ciao Marta! Sono Nina e vivo a Cambridge,UK. Ieri sera è stata qui a cena da me Aurora Cacciapuoti e stamattina, dopo che mi ha girato il link al tuo romanzo.. mi sono follemente innamorata! Di come scrivi, di quello che scrivi, di come sei. Adesso, poi, con questo blog, il colpo di fulmine è proprio completo. Mi piacerebbe poter recensire il tuo libro "Anita" per il mio progetto www.romeoejulienne.com o per Honest Cooking! Scrivimi su romeoejulienne@gmail.com se ti va :) Un abbraccio grande da un'ora indietro Nina

Unknown ha detto...

Ciao Sara! Sono Nina e vivo a Cambridge, UK. Ieri sera è stata qui a cena da me Aurora Cacciapuoti e mi ha parlato di te e del tuo romanzo Anita. Stamattina mi ha girato il link e.. beh, è scoccato il colpo di fulmine. Ora poi, con questo blog.. sono davvero cotta. Innamorata di cio che scrivi, di come lo scrivi, di quello che pensi.
Mi piacerebbe poter recensire il tuo romanzo per Romeo e Julienne, il mio progetto di "libri, cucina e colpi di fulmine" oppure per HonestCooking per cui curo la parte libri. Scrivimi su romeoejulienne.com se la cosa ti va! Un abbraccio da un'ora indietro intanto :* Nina