lunedì, aprile 29, 2013

Un anno senza supermercato

Non so se sia colpa della primavera, umida e piovosa come non vedevo da anni,
o dell'ovulazione, o dell'ansia del dover spendere meno, o dell'abbondanza di tempo,
non mi ci raccapezzo, non so perché: qualche volta fa anche bene non saperlo.
Però ho deciso di lanciarmi in un progetto.
L'ho chiamato "Un anno senza supermercato", e di cosa si tratta lo dice il nome.
Per un anno intero, a partire da oggi, 29 aprile, non voglio mettere piede in nessun supermercato.
Né Esselunga, con le sue vaschette fighette, né Coop, con gli stessi metodi antisindacali degli altri, mascherati da paladini del welfare, né Carrefour, con le sue luci stroboscopiche e la vastità siderale delle sue corsie di latticini.
Niente più raccolte di bollini.
Niente moneta per il carrello nella portiera dell'auto, niente fila spazientita alle casse e niente ansia di riempire con fretta da Flash i sacchetti della spesa "se no gli altri aspettano troppo".
Niente volantini con gli sconti e niente stress per fare in modo di non perdere i giorni di sconto.
Niente carte fedeltà per raccogliere punti e vincere una caffettiera che si scrosta dopo una settimana d'uso.
Cosa mi avrà mai  spinta a prendere questa decisione?
A parte tutto questo, è che mi piacciono i sacchetti di tela.
Il lunedì mattina ne arraffo due o tre, li tengo appesi alla porta della cucina. Me li metto in spalla e vado al primo mercato della settimana. Lì hanno il pesce buono, di solito prendo quello piccolino: i piccoli polipi, i moscardini, le seppie mignon, che la pescivendola tira su con le mani guantate di cellophane e mi consiglia di infarinare e friggere, e io li friggo.
Il martedì pomeriggio c'è il mio preferito, il mercato di Riale. Quattro bancarelle in una piazza grande quanto il mio tinello, verdura latticini pane e miele. Il panettiere lì è un po' caro, allora prendo solo mezza pagnotta di un pane buono come dieci pani buoni, con i semi di zucca e girasole,  che mi dura quasi cinque giorni. La signora del miele vende anche le uova, quasi bianche come si vedono quasi solo nei film americani, e squisite; peccato che fino a settembre verrà solo una volta ogni due settimane
"Perché?" le ho chiesto io, che dentro di me pensavo sarà perché cosa vuoi, barattoloni di miele scuro e cristallizzato, du' confezioni d'uova, non venderà nulla, inutile anche solo fare il viaggio
e lei mi ha risposto
"Perché adesso comincia la stagione che il miele lo raccolgo!"
Ah, ecco.
Allora non esiste solo il fare soldi. L'accattivarsi i clienti. Il sembrare più belli, più convenienti.
C'è tutto un prima, e un durante, che al supermercato quasi non si vede.
I peperoni ritorti su loro stessi come nell'ultimo degli spasmi, le cipolle piccolissime che si fa fatica a pelarle e scappano sul tagliere, e
"scusi vorrei dei broccoli"
adesso non si può chiedere, e neanche pensare, perché sui banchi c'è solo quello che è nato e cresciuto quando doveva, non prima. Lo trovo così giusto, e rilassante.
Ho scelto questo esperimento di un anno senza supermercato, che è poi quello che fanno le nonne tutta la vita, per riempire i sacchetti di tela solo di cose buone.
Di pomodori che sanno d'erba grossa, di burro giallo, di carne per il bollito spessa, di cose "giuste" per la stagione, e non perché me lo dice qualcuno in televisione.
Non si perde più tempo, perché in mezz'ora oltre al formaggio e alla verdura si ricevono anche un sacco di sorrisi e "bella signora", e non si perdono soldi, perché comprando quasi giorno per giorno e trasportandolo senza carrello si prende solo il necessario.
Avrò scoperto l'acqua calda, forse.
Eppure per me è una rivelazione.
Oggi sono tornata a casa con il pesce, le melanzane, le mele il pane, mezzo salamino, arance e due fette di prosciutto cotto spesso per fare un sugo da finimondo, e un saccone pieno di una coperta in stile provenzale, a euro 30, della quale forse non avevo bisogno.
Vabé, ok, devo affinare la tecnica.
Ma è solo il primo giorno.


18 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di imitarti!
Però a Este ci sono solo due mercati alla settimana... Però basterebbe organizzarsi tra mercato e negozietti, in effetti. Anch'io sento un senso di straniamento ogni volta che entro in un supermercato (5 minuti fa, l'ultima volta).
L'unico dubbio è che costi troppo dal punto di vista finanziario, pur considerando tutta la bontà degli altri fattori...
Ok, voglio saperne di più, attendo aggiornamenti.
Besos,
Sara

Choppa ha detto...

Ciao Sara!
Noi siamo in 2 (più 3 gatti; per loro vado al negozio di animali) e spendiamo circa 40 euro a settimana.
Sono pochi: andando al supermercato non spendiamo mai meno di 70 euro, e spesso la roba che compriamo non dura più di cinque giorni. Perché?
Perché ciò che compriamo al super riempie poco.
La verdura del mercato, essendo di stagione, ha molta meno acqua, così come la carne (la scorsa settimana, miracolo! La salsiccia una volta cotta è rimasta delle stesse dimensioni che da cruda! Di solito quelle del super si riducono di un buon 40%).
Il pane e i biscotti del forno sono pieni di farina; quelli confezionati hanno un'alta percentuale d'aria, e se ci pensi, se mangi 4 biscotti del forno ti senti sazio, ma di Ritornelli Mulino Bianco potresti mangiarne una decina senza sentire che sei pieno.
Insomma, la qualità e la resa giustificano il prezzo relativamente più alto (anche se spesso le cose costano meno, visto che provengono da aziende agricole che vendono direttamente).
Ti tengo comunque aggiornata!!
E grazie

Buhbuhbutter ha detto...

LA choppa sovversiva dei bollini! (titolo di una raccolta? chissà...)
Complimenti, sostengo la tua crociata!
Giusto ieri ho fatto i Ritz home made,così, pour parler.
Che si fotta il prezzatore Esselunga! ..e non solo!
Ti aggiorno su un altro mercatino di prodotti naturali a Borgonuovo. ;)

Choppa ha detto...

Vai...Ritz homemade? Sul tuo blog ci sono? Quand'è il mercatino a Borgonuovo?
Baci

Livia Rocchi ha detto...

Che bello, voglio provarci anch'io. Se non altro al mercato non troverò confezioni di yogurt con ogni tipo di cereale-fruttosecco-cioccolato, niente finti tiramisù in coppetta, niente stecche di cioccolato così comode lì da arraffare a due a due perché poi si sentono sole, e anche la bianca, la nocciolata, la 70% la 99%, la cremosa, la burrosa perché se no si offendono.
Magari ne guadagnano anche la linea e, soprattutto, la salute. Più tutta quella gente che si alza con le stelle in cielo la mattina, piccoli produttori, piccoli commercianti... gente che se c'è da lavorare la domenica e i festivi lo fa lei, non lo fa fare a qualche dipendente sottopagato e minacciato.

Choppa ha detto...

Brava Livia, esatto! Anche se le tentazioni, almeno per me, non mancano neppure al mercato...oggi c'era un banchetto con tutti i tipi di cioccolatini! :)
Però si può stare certi che non ci sono schifezze. Se si ha la fortuna di vivere, come me, in un posto ricco di coltivatori e allevatori, e quindi di mercati, davvero, perché no?

Debora ha detto...

Però non si compra il pesce di lunedì!!
La tua iniziativa è encomiabile, spero un giorno di riuscire ad imitarti, per ora sono al "mi faccio il pane in casa", per il resto, mi sforzerò e ci proverò..

Choppa ha detto...

Hai ragione Debora,
eppure è buonissimo...sarà perché qui il mercato del pesce centrale è proprio il lunedì!
Stasera comunque, con la pancia piena di frittura, ti farò sapere se ne valesse la pena :)

Laura ha detto...

Consiglio anche i gruppi di acquisto. Ciao!

silvia ha detto...

Che bella iniziativa...mi hai dato un'ispirazione, considerando che per me non esiste cosa più stancante/stressante che fare la spesa all'ipercoop!
Grazie!

Ely ha detto...

Piacerebbe anche a me fare così e quest'anno sono andata molto di più al mercato e al consorzio ma essendo in 5 a volte è difficoltoso e lavorando non ho sempre tempo, ma ti ammiro e ti incoraggio io penso che alla fine si spenda anche meno! Un bacione

neveverde ha detto...

condivido pienamente...io vado dai negozietti sotto casa e al mercatino kilometro zero....abbasso la grande distribuzione!!!

neveverde ha detto...

condivido pienamente...io vado dai negozietti sotto casa e al mercatino kilometro zero....abbasso la grande distribuzione!!!

Choppa ha detto...

Care tutte,
questa scelta è stata presa considerando diversi fattori favorevoli, come la presenza di tantissimi aziende agricole e mercati, che quotidianamente si svolgono nel raggio di 5 km da casa mia, e il non avere figli.
Il fatto di lavorare da casa e potermi gestire autonomamente il tempo, poi, aiuta moltissimo.
Insomma, non è una scelta facile per tutti, me ne rendo conto perfettamente; nel mio caso, per ora sto risparmiando molto denaro e guadagnando tantissimo in qualità, gusto, piacere, e di conseguenza anche in salute.
Vi tengo aggiornate! Grazie del supporto

Isabel ha detto...

Una bella iniziativa da tenere sott'occhio!

Choppa ha detto...

Grazie Isabel

.C annA ha detto...

Che bellezza! Tu, la tua idea, il tuo buon proposito e il modo con cui lo racconti... che bellezza!

Choppa ha detto...

:D