domenica, aprile 15, 2012

destroy (2)

Sì mi sono un attimo fermata con il blog così sembra che non stia succedendo nulla, invece vi confido un segreto che è questo qua: uno se scrive meno sul blog (o su facebook) vuol dire che gli succedono più cose.
Così adesso per farvela breve la mia situazione è questa: ascolto in loop Eclipse dei Pink Floyd che come sapete  m'ispira sempre, e intanto cerco di riprendermi a suon di schitarrate, viaggi in macchina, scatarrate, panini alla nutella marchio Coop, dalla settimana appena passata.
I suoceri arrivarono e io li rimpinzai di agnello fritto.
Colazioni pranzi cene merende caffè senza soluzione di continuità, e nel mentre lavare i piatti e passare l'aspirapolvere, e per i suoceri era tutto buono e bello tranne i piatti che non andavano bene in quanto troppo spessi e io che non andavo bene in quanto troppo spessa anch'io (già sapete).
Poi la sorellina si ammalò, poi finirono i croccantini del gatto, poi diedi ripetizioni poi cambiai tutta la mia casa e comprai all'Ikea una lampada di nome Boja, e devo dire sono molto soddisfatta della mia nuova casetta, degli acquisti, dei soldi dell'anticipo già spesi prima che arrivino, però almeno vuoi mettere? Vivo in un bell'appartamento commentato dalla mutter così:
"è proprio bello, chissà come te lo godrai, brava!"
e dalla suocera così:
"è troppo pieno di roba, ci sono tante cose da sistemare, ha dei bei mobili ma certo qualcuno va restaurato".
E pensare che ho passato due settimane carponi a buttare, sistemare e restaurare tutto come un'ossessa.
Tutto ciò mi ha spiegato che: (mentre Roger Waters dice "and everyone you meet"- EVERYOOONE YOU MEEET)
l'unica persona che vale la pena di compiacere è:
te stesso.
Poi al Carrefour, dove non vado mai in quanto rappresenta per me tutti i gironi dell'inferno in Terra, mi sono comprata un libro di Wislawa Szymborska, poetessa polacca oggi molto di moda in quanto morta, che ha scritto una poesia su un gatto che resta solo nell'appartamento in quanto i suoi padroni muoiono, poi ne ha scritta anche un'altra sullo scrivere il curriculum diventata molto di moda anch'essa in quanto declamata da Roberto Saviano alla tivvù, e piano piano tutto il libro della Szymborska me lo sto leggendo e lo trovo veramente bello e forte, si chiama "Vista con granello di sabbia" ed era in sconto al 25% su un banchetto dentro la Feltrinelli del Carrefour.
Ho anche fatto la cacca nel bagno del supermercato commettendo il gravissimo errore di utilizzare lo scopino per pulire la tazza, trovandoci dentro resti etruschi, volendo subito dopo morire e vomitare insieme, diventando anch'io di moda come la Szymborska per la mia prematura dipartita nel cesso di un centro commerciale.
E' morto anche un calciatore a 25 anni d'infarto, ho visto, e poi dicono che nel calcio il doping c'è sì ma solo fino a un certo punto, e comunque niente di grave.
Poi, dicevo, la sorellina è stata male e allora ho passato un po' di tempo all'ospedale, dall'altra parte 'stavolta, da spettatore, e nella sala d'aspetto della medicina d'urgenza c'era un frate francescano con il saio, la flebo e dei pantaloni verdi della tuta che pregava tutto il giorno insieme alla sua amica suora francescana, e appena restava solo si metteva a smadonnare alla grande dicendo "porcodio che vita di merda".
Ho anche registrato con il My Sky HD il film "Mangia, prega, ama" ma purtroppo la protagonista Julia Roberts a un certo punto parte per l'Italia in cerca di buon cibo e trova una signora che riempie la vasca da bagno con l'acqua riscaldata nella stufa e una casa con il soffitto tenuto su da un'impalcatura tarlata.
Anno di ambientazione della pellicola: 2003.
Anno in cui pensano che viviamo in Italia: 1946, così ho spento e mi sono vista la nuova puntata di Mad Men, mia nuova passione, che almeno so per certo essere ambientato nel 1966 così mi evito brutte sorprese.
Ho comprato anche delle cose nel negozio della mia amica che sta per chiudere e vende tutto a 5 euro, compresi dei meravigliosi scaldini da microonde alla lavanda a forma di papera.
Ho avuto le mestruazioni.
Da Milano non mi hanno ancora chiamata.
Allora aspetto, che già sapete è una delle cose che detesto più fare ed è quella che mi capita di fare più spesso,  però nel frattempo insomma non è che me ne stia con le mani in mano.
Ah, entro la fine di questo mese poi fonderò un'associazione culturale con la mia amica Alice Keller così continueremo a fare quello che già facciamo da un annetto circa, però in più avremo uno statuto che ci legittima davanti al Comune, il che la dice lunga sul significato della legittimazione.
Io continuo a elencare, pensare, comprare, leggere, scrivere, fare poco di conto, creare e distruggere, e vedere.
E voi?

2 commenti:

Debora ha detto...

Qualunque cosa tu faccia, anche se ti rivolgi a Renzo Piano per arredare casa, stai tranquilla che la suocera avrà sempre da dire.. E' un must, nulla di ciò che farai sarà mai abbastanza per suo figlio, e comunque non lo farai mai bene quanto lei.. E' una legge..
Ma per fortuna che ci sono le mamme, che invece vorrebbero che fossi tu ad arredare la casa di Renzo Piano, che qualunque cosa tu faccia, sei riuscita a farla molto meglio di loro, e tutto ciò che fai è oro che cola, e il tuo comapagno/marito, non poteva scegliere di meglio..
E so' cose, Marta, ci dobbiamo abituare, o forse è meglio catafottersene, perché è vero, il marito/compagno ce lo siamo scelto, la sua famiglia era compresa nel prezzo anche se ne avremmo fatto volentieri a meno, per cui per noi stesse è meglio bannare qualunque sproloquio e non che fuoriesce da quelle bocche..
Per il resto ti capisco, la vita di noi giovani si basa sull'aspettare, cosa che odio profondamente anch'io e che invece mi tocca fare in attesa che mi ricapiti una botta di culo, come quella che lasciai sfuggirmi di mano un paio d'anni fa...
Qualcosa prima o poi cambierà, e allora ci ritroveremo sul blog a saltare insieme, magari abbracciate a dirci ce l'abbiamo fatta..
Io ci conto, e tu?

Choppa ha detto...

io pure ci conto! In realtà, la mia è una bellissima attesa, perché so che alla fine di essa mi aspetta il lavoro dei miei sogni. (Basta che inizi, porc...!).
Ti auguro con tutto il cuore lo stesso, e anche alle nostre suocere, così la smettono di frignare. :)

baci