sabato, ottobre 15, 2011

N-I-Do

Ragazzi, tutto quello che ho da dire oggi, a parte la recita per i bimbi di ieri,
l'inaugurazione in biblioteca,
i wurstel infilzati nei bastoncini dei ghiaccioli,
il fatto che vorrei essere Joan in Mad Men ma solo per l'aspetto, per la vita vorrei essere metà Don e metà sua moglie,
il fatto che il governo non cade,
il fatto che l'abbia saputo due secondi prima di entrare in scena,
le manifestazioni,
la crisi che mi fa scegliere se comprare 600 gr di lingua di manzo o il Chilly,
i nuovi progetti,
le nuove collaborazioni,
di cui forse un giorno vi parlerò,
ecco,
ciò che ho da dire è che Marco ha cominciato a curare maniacalmente quattro piantine aromatiche sul balcone della cucina (più l'erba gatta),
allora io ho appena strappato un po' di ciuffi al prezzemolo e al basilico, li ho tritati con il coltello da macellaio,  li ho tuffati nella crema di ricotta, pepe, sale, noce moscata emmenthal grattugiato, ci ho farcito delle zucchine tagliate a metà e piazzate in forno,
poi con tale crema ci ho condito pure le tagliatelle, anzi, non ancora, visto che sto scrivendo questo, che è tutto ciò che ho da dire, in attesa che l'acqua bolla.
Ogni volta che sono uscita sul balcone per raccogliere le erbe ho sentito il primo freddo vero e con le palle, degno del suo nome, i capelli volarmi in faccia e il vicino che una volta mi ha detto "tu abiti lì, vero? Vivi da sola? Sei molto giovane, e anche molto bella", guardarmi e approvare l'inclinazione del busto, la diagonale della mano sporca di ricotta sul triangolo della foglia di prezzemolo pronta a morire.
E in questa geometria, io ho pensato,
manca il tondo perfetto del sedere di Joan, manca la piramide di capelli tenuta insieme con la lacca,
mancano i coni dei reggiseni rigidi, la gaussiana della gonna inamidata,
ma non manco io, non manca da mangiare, non mancano le piante e la cura che richiede il farle crescere.
Non ho ancora capito se sia sufficiente.

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