venerdì, ottobre 02, 2009

I can get, yes

Cos'è, soddisfazione?
Felicità?
E' il terzo bicchiere di caffè da stamattina. 
Dalle dieci, cioè. Da quando mi sono decisa ad abbandonare la nuova raccolta di racconti di King, disseppellirmi dal piumone e sbucare nell'aria frizzantina del nuovo giorno (leggi: restarmene tappata in casa a godermi il caos entropico che fagocita l'appartamento).
Cos'è che fa strano, il fatto di guardarti intorno ed essere...cosa? Come? No! Addirittura?
Compiaciuta.
Priscilla sporge il mento in fuori, la barbetta rosata aspetta solo di essere blandita, le zampine morbidamente sistemate sotto il corpo sinuoso e sopra gli appunti di spagnolo.
Perchè, ricordiamolo, l'Università non l'hai ancora finita.
Hai scritto un libro. L'hai appena riletto, per l'ennesima volta, e per la prima non hai notato errori di stampa, errori di espressione, non hai pensato "avrei potuto dirlo meglio", "sarebbe stato più fico se", "forse farà schifo" "forse non lo comprerà nessuno".
La cucina è sporca, non ho preparato niente in anticipo per stasera perchè forse mangiamo fuori.
Ho lasciato le lenzuola macchiate di mestruazioni.
Se penso che tra pochi giorni i miei parenti leggeranno che mi vien voglia di masturbarmi durante i primi giorni di metruazioni, mi vien voglia di riseppellirmi sotto il piumone.
Scrivere è così intimo. 
Orhan Pamuk ha detto: "se si intende diventare scrittori, si devono mostrare le ferite più profonde".
Ma io, intendo diventare scrittrice?
Sì, da quando avevo sei anni. 
Da quando la maestra Fiorella mi ordinò di riempire una pagina intera di lettere "M", perchè dovevo imparare a stare nelle righe, a imbrigliare i miei sgorbi nei confini di un quadretto.
Da quando quel giorno, il primo della prima elementare, tornai a casa e scrissi su un foglio

Se vedi un fazzoletto volare, vuol dir che vien dal mare

tutto storto, ovviamente, con le lettere che andavano una da una parte e una dall'altra.
Affanculo la Fiorella.
E adesso?
Adesso che tra pochi giorni uscirà il libro, con gli inevitabili errori, i "forse era meglio", i dati delle vendite, non me ne può fregar di meno se piacerà o no.
Piace a me.
Cos'è, vuoi dire che era questo che t'interessava, che piacesse almeno a te?
Sì.
Dovrei fare un po' di spesa, soprattutto comprare le scatolette Almo Nature da lasciare ai miei, perchè sfamino la Prisci mentre io sarò via.
Mentre noi saremo via...
Anche questa è nuova: ora non solo ti piace ciò che hai scritto, non sei più neanche da sola?
Già. 
Ma quante novità!
Sì.
E parto, vado a Praga per una settimana. 
Vuoi dire "andiamo".
Sì.
Cos'è questa, una conversazione con la tua coscienza?
No, con la me quasi...oddio.
Stai per dire soddisfatta, vero? Stavi quasi per dire felice.

Sì.


4 commenti:

lucanellarete ha detto...

:)

Penny Lane ha detto...

Evviva, Choppa! Sono felice che tu sia...quasi felice.
Un abbraccio, bella.

DRESSEL ha detto...

YEEEEEEESSSSSS MODDAFUXXER!!!
è bello sentirtelo dire!!!

SunOfYork ha detto...

brava Choppa, attendiamo un post su praga (e uno sui dati delle vendite!)

sun
P.S. ma farai una presentazione a bologna?