sabato, settembre 27, 2008

Credo di aver pensato che tu Avessi quel sapore

Mi affascina la distanza tra le orecchie e le spalle di Brian Molko, lo trovo un vuoto intenso.
Tra i vari castighi terrestri, Paola Maugeri e la sua history of rock su Virgin Radio sono forse due tra i più sopportabili. Perlomeno, a volte risollevano dalla purea dei neuroni qualche pezzo imbalsamato nei ricordi dell'adolescenza che fu, tu ne resti avvinto per qualche settimana, lo ascolti in loop su deezer.com se il copyright non ha pensato di stroncarlo prima, vedi il video su youtube se un video è mai stato girato, lo passi ai tuoi amici, lo promuovi, ti ci perdi per un po', cerchi d'identificarti negli accordi e di applicare la tua vita alle liriche, poi ti stufi e lo rianneghi sperando si rifaccia vivo tra diversi anni.
Il pezzo riesumato del momento è "Special Needs" dei Placebo.
Lo trovo autunnale, plumbeo, mercurialmente scontato nella sua frustrazione tipicamente diciannovenne, con quell'inciso che, se inchiodato sotto le suole degli stivali, ti fa camminare fluido sotto i portici.
Sotto i portici.
Non vado in centro da settimane.
Non mi piace Bologna in estate, è troppo sicura di sè. E' come se ti dicesse: "guarda che ogni cosa che ti hanno detto su di me è vera, se vuoi che lo sia".
Cammini e respiri acqua e riverberi.
In agosto non ho nessun potere sulla mia città: sono in completa balìa della sua carenza di suoni. Ho capito perchè durante la stagione calda i concerti, i festival, i bonghetti si moltiplichino come madri di stupidi: perchè in giro c'è troppo silenzio.
E si ha sempre bisogno di riempirlo, nessuno riesce a sopportare l'assenza di rumore, di chitarre distorte, di tacchi, di fretta, nessuno riesce a fare i conti con la pura e semplice musica di se stesso.
Senza colonna sonora non hai nessun potere.

Adesso fa freddo.
Metto gli stivali che mi ha portato Stefi da Manchester.
Era Manchester o Liverpool?
Metto nella borsa un biglietto del treno e metto play, di nuovo, su "Special Needs".
Vado a tradurre una conferenza all'associazione clavicembalistica.
In centro.
Un minimo di potere ancora ce l'ho.

9 commenti:

JAENADA ha detto...

Non si può affermare: "Vado a tradurre una conferenza all'associazione clavicembalistica" con la stessa disinvoltura con cui si direbbe:vado a farmi una pizza.Quando si entra nell'ambito del formidabile bisogna usare un tono consono al formidabile.Se no,i poveri esseri umani comuni come me,che ignorano esistano realmente dei suonatori di clavicembalo,che conseguentemente escludono l'eventualità che possano unirsi in associazione e che addirittura indicano delle conferenze,si sentono un attimo inadeguati. :)

Andrea (sdl) ha detto...

Choppa, io ormai ti seguo assiduamente. Magari non ti commento spesso. Ma sappi che quella vita che fai rivivere tra le righe di questo blog è splendida, inconfondibilmente reale. Complimenti, al modo in cui scrivi, al modo in cui lo fai, alle parole che usi. Ti meriti davvero un applauso :)

Ogni tanto quando passo di qui rimango un pò senza parole. Fermo a guardare qualche carattere sullo schermo finchè l'immagine non è sufficientemente nitida per una polaroid mentale. E poi click. E sembra davvero reale.

Andrea (sdl)

Anonimo ha detto...

quoto appieno il primo paragrafo di andrea sdl... continua a scriver, mi raccomand! un abbraccio e buon fine settimana.

Choppa ha detto...

@jaenada: non lo diresti mai, eh? E invece essi VIVONO! E sono tra noi! E generano choppe! (mia nonna è clavicembalista) presto ti racconterò meglio.

@andrea: tu, con quello sguardo un po' così, come a dire "passo di qui e ti leggo anche se non commento ma tanto chissenefrega, guardo altrove e mi godo la vita pensandoci su", LO SO cosa vuoi fare. Mi vuoi far piangere, ecco cosa! Grazie di cuore.

@alfie: ah, ma allora siete in due eh?!

Penny Lane ha detto...

Ma dddai, la Choppa ha antenati clavicembalisti?!? Racconta, racconta...ora si spiegano mooolte cose! ;D

(Oh, ma come va col capolavoro di cui al post precedente?)

Penny Lane ha detto...

(E no, niente complimenti da parte mia che sennò finische che ti monti la testa e non scrivi niente. E questo non potrei mai perdonarMelo/Telo.) ;)

Andrea Patassa ha detto...

Uè Choppa, però non mi arrancare nella malinconia. Basta Placebo, basta Smashin, basta Bologna e il silenzio. Forza Choppè (come direbbero a Roma)!!

Choppa ha detto...

@andrea patassa:"Basta Bologna" me lo sono detta anch'io, non solo dopo aver visto la performance di ieri contro il Napoli (dannazione a loro e ai loro stipendi che la brava gente nemmeno in tutta la vita guadagna che non è possibile che), ma anche in generale. Infatti prendo e parto per qualche giorno.
Ai Placebo e agli Smashing rinunciar non so.
Il silenzio non so neanche dove stia di casa.
...Non temere!

@pennylane: cara, l'unico capolavoro qui è la mia accidia. Presto renderò pubbliche le news :)
Sì, la mia ava(come lava), suona e suonava, era ed è brava, ai concerti mi portava, il barocco m'insegnava, i lavori mi trovava!
Potrei parlare anche di questo, hai ragione...raccoglierò adesioni...

Anonimo ha detto...

Bello :)
S.