mercoledì, aprile 30, 2008

Primavera in spagnolo si Dice uguale


Non capisco se le cose stiano andando tanto ottimamente da sembrare pessime, o tanto pessimamente da sembrare ottime.
Negli anni del liceo, i mesi di aprile e maggio volevano dire sì compiti in classe e interrogazioni a tutto spiano, ma anche gite, venticello delizioso che ti stuzzicava gli ormoni, passeggiate serene prima di tornare a casa, consolidamento di amicizie giù in cortile, l'arrivo delle recite e delle vacanze.
Adesso la primavera mi prende senza remore per il culo: non solo mi fa venire voglia di dormire tutto il giorno e mi costringe ad ammazzarmi di libri incomprensibili per la sessione di maggio, relegandomi ad attività squisitamente solitarie, ma non smette di stuzzicarmi gli ormoni, quella stronza.
Pare che la cosa valga un po' per tutti, gli amici si rintanano nello studio invece di mollare tutto per prendersi a freesbate, così io sono sola, con le occhiaie fino alle ascelle, i capelli "gravemente danneggiati" come dice la mia parrucchiera,
("cara...hai i capelli gravemente danneggiati...."
"mi metta il solito balsamo"
"tesoro...basterebbe pettinarli...ogni tanto....")
una fitta schiera di brufoli che compaiono a turno sui quadratini di cute più impensati, tipo sulle orecchie, la casa che fa schifo perchè non riesco a trovare le energie nè il tempo di pulirla e il solito cuoricione che reclama gelati, prati e carezze.
Grazie alla collana Strade Blu rinnego il venticello invitante, tutti i desideri di esperienze lievi e di allegre scenette campestri a suon di cinismo sferzante alla Palahniuk.
La collana Strade Blu è della Mondadori.
La Mondadori è di Berlusconi.
Ergo, dovrei dire "grazie a Berlusconi".
Ok.
Vado fuori a giocare con le farfalle.

1 commento:

Isabel Green ha detto...

quelli si che erano tempi!quando scattava maggio al liceo volevo solo dire ok è ora di tirare un sospiro di sollievo!