martedì, marzo 18, 2008

Passione Cocente

Progettare un menù è come scrivere un racconto sentimentale.
Hai i protagonisti: le materie prime. Puoi scegliere di vestirle come ti pare, agghindandole di raffinati orpelli o lasciandole "nature", libere di sprigionare il loro fascino come più gli si addice.
Sta a te decidere se si incontreranno o meno, se si abbracceranno in un unico piatto squagliandosi in sughe passioni, o se invece non si degneranno di uno sguardo, ribadendo la propria indipendenza accompagnandosi a condimenti diversi.
Se opti per l'innamoramento, hai la facoltà di scegliere come esso si possa verificare: un colpo di fulmine da cotta flambé o un lento sobbollire di rimuginamenti amorosi, un corteggiamento che lambisca cautamente le molecole o una frittura rapida che si esaurisca in cinque minuti appena.
Imbastire un pranzo significa tessere le fila di un destino complesso: solo tu sei in grado di scegliere quale senso dei commensali verrà più stuzzicato, se l'olfatto, la vista o il gusto. Se osare l'orgasmo stimolandoli tutti, se costruire dei muri separando i sapori.
Quale potere detieni dal momento esatto in cui pensi a cosa cucinare!
La fresca perfezione degli antipasti, la sicurezza di un primo o la tronfia arroganza di un secondo, i contorni ad appoggiare servizievoli le entrate in scena dei piatti forti, il bacio d'addio del dolce.
La musica di un buon vino.
Solo tu puoi decidere se il pasto sarà allegro o malinconico, semplice o elaborato, tu decidi quali sensazioni evocare negli invitati, quali reazioni provocare, quali ricordi. Chi accetta un invito a pranzo si concede alla mente, prima che alle mani, di un cuoco.

Ecco perchè, mamma, c'ho messo così tanto a scegliere cosa preparare per Pasqua!
Non capisci di quale compito mi hai investita? Come potevo dedicarmi alla sessione di marzo quando c'era UN INTERO MENU' da architettare?


7 commenti:

.C annA ha detto...

Oltre che il titolo, questo post trasuda passione vera!
Beh, a questo punto non lasciarci in sospeso: continua il racconto e dicci cosa hai scelto per affrontare questo amplesso mangereccio!
Anzi no, io aspetterei dopo Pasqua, così magari ci fai mostri anche qualche foto "hard" dell'incontro...

che ingorda che sono!!!
:)

LeCannu ha detto...

Dedicarsi con cura alla cucina è uno dei più grandi atti d' amore... E a me è venuta fame!!!!

Ciao choppa, a presto!

un bacio!

Anonimo ha detto...

Il bacio d'addio del dolce..è poesia, Choppa!!!
Consiglio a cotanta fervente maitre de cuisine "Il pranzo di Babette"...a buon rendere!!!
Und Mahlzeit... ;ppp

Penny Lane (finalmente in Italia!)

Choppa ha detto...

@scarabocchio: lo farò!Promesso.
@lecannu: ehilà, chi si rivede! è vero che chi sa cucinare sa anche amare con tutto il cuore.
@penny: come se non l'avessi visto e non lo avessi annoverato tra i miei film preferiti nel profilo e non ci avessi fatto su un esame descritto sotto la tag "accademica"...
ehehe.
:* bentornata

Anonimo ha detto...

Sei trooooppo avanti, nun c'è gnente da fà... ;DDD

Penny Lane

DRESSEL ha detto...

mannaggia...ho già dato il soprannome di rémy (il sorcio di ratatouille) a un mio amico...sennò era tuo di sicuro

Claire. ha detto...

mmmmmmhhhh...sughe pa-ah-ahhhhh-ah-ssio-oh-niiiihhhhh....