venerdì, dicembre 21, 2007

Qualunque

Se non hai niente da dire stai zitta.
Se c'hai le cicce che soffocano sotto la cintura taglia conformata, non cercare di essere attraente prostituendoti con assurde pose da diva.
Non alzare gli occhi al cielo quando passano su Mtv un video dei Five, se magari ti sei anche sentita meglio se dalla radio, qualche anno fa, partiva Keep on' Movin e tu eri da sola in camera col copriletto nuovo e l'ennesimo amore immaginario nella testolina mossa. E cominciavi a ballare girando in torno provando se l'ampiezza dell'apertura delle braccia fosse pari alla tua-irrisoria-altezza.
Non dire che conosci tutti, laggiù al pub più alternativo della città, succhiando una sigaretta comprata pensando ancora a quando eri piccola e fumavi in occupazione, sentendoti cresciuta e compiuta.
Conoscere tutti come fosse un requisito minimo.
E' questo prendersi sul serio che mi fa morire di frustrazione.
Prendere sul serio la leggenda futile che ci si costruisce intorno, adducendo motivazioni che credi interessanti scusando un aspetto non curato, un presunto squilibrio comportamentale che ben si addica all'uditorio: conosci tutti giù al pub. Fai tardissimo la sera.
Una volta hai vomitato in una fontana. No queste scarpe le ho prese in montagnola spendendo un cazzo, sì c'ho litigato lo scorso primo maggio in mezzo alla folla di Roma, vado a sentire il loro concerto a gennaio, vai tranqui al cassero conosco tutti.
Conosci tutti.
Senza renderti conto che le uniche cose che ti renderebbero davvero interessanti sono la lampadina del frigo che t'illumina quando ti prepari in solitudine un panino col salame, l'espressione che fai davanti allo specchio quando capisci che hai un ritardo ma è un mese che non scopi dunque è impossibile che...ma se? Quando ti ritrovi accartocciata sul divano a piangere sentendo una vecchia canzone dance che ti ricorda l'infanzia, una canzone che non nomineresti mai davanti a noi se non con un sorriso di scherno alla naftalina.
L'unica te che varrebbe la pena conoscere è quella di cui più ti vergogni. Peccato. Lo schifo che alberga in ognuno di noi è molto più interessante dello schifo che inventi per scioccare, di cui non beneficia nessuno, se non il tuo patetico personaggio.

2 commenti:

DRESSEL ha detto...

"l'unica che che varrebbe la pena di conoscere è quella di cui ti vergogni". Standing ovation.

.C annA ha detto...

"Lo schifo che alberga in ognuno di noi è molto più interessante dello schifo che inventi per scioccare."

...è la stessa cosa che mi verrebbe da urlare in faccia ad una certa persona di mia conoscenza!!!