domenica, settembre 30, 2007

Daria la Normale

Leggo sull'ultimo numero di Vanity Fair l'intervista fatta da Salvatore Niffoi a Daria Bignardi.
Due cose mi hanno urtata:
1- Le continue citazioni letterarie volutamente ostiche fiorite dalla penna dell'intervistatore.
2- Il contrasto tra le foto della "nuova casa milanese" (così si legge nell'articolo di Sara Faillaci) e la risposta data dalla Bignardi alla domanda- citazione:
"Scriveva Balzac in César Birotteau: la ricchezza rende tutto sopportabile, mentre non vi è felicità che possa resistere alla miseria. Sei d'accordo?"
Dato che vi voglio bene, ma non per questo mi lascio sfuggire l'occasione di stuzzicare la vostra ulcera, vi comunico con orgoglio che la Daria, dallo splendore iceberghiano della sua nuova cucina milanese, grande più o meno il quadruplo della mia, ha risposto:
"Non saprei. Nello stile di vita ho un'inclinazione alla normalità e le persone normali risparmiano, mettono via i soldi per i momenti difficili. ...Mia madre, maestra, non indulgeva nè in profumi nè in balocchi".

La normalità? Te lo dico io qual è, Daria.
La normalità è NON possedere un giardino con i tralci di vite nel centro di Milano, nè una cucina abitabile spaziosa come un monolocale. La normalità è sognarla, una casa come la tua. Anzi, è sognare una casa e basta. La normalità di cui tu parli non è disseminata di persone con una cultura sufficiente a conoscere la Comédie Humaine.
Lo sai, perchè alla domanda "Un complesso che hai?" hai risposto "Quello della piccola borghese". E lo sai perchè sei intelligente e brillante, anche se non come la tua mamma sparagnina e non più maestra ma valida giornalista di Repubblica.
E' proprio questo che mi fa incazzare di più: essere consapevoli dei propri privilegi e farli passare per qualcosa di scontato, di normale.
Facendosi fotografare di fronte a un fornello che non ha mai assaggiato il tuorlo di un uovo spiaccicato, a riassumere se stessi con un Premio Campiello titillandosi con l'idea di trascorrere la vecchiaia in campagna.
Lontanissima da quella normalità che ti vedrebbe bestemmiare in un bilocale di Brescia perchè con la pensione minima non riesci a pagare neanche 'stavolta la bolletta della luce.

6 commenti:

.C annA ha detto...

Quante verità riassunte in un solo post!

Attualmente sto viveno il periodo di normalità che così bene hai descritto... quella normalità che davvero spinge continuamente all'oltraggio della bestemmia!
Che tristezza!!!
L'inviterei a casa mia la Daria... la farei accomodare nel salone che non ho, le farei buttare l'occhio nell'armadio/ripostiglio della camera dei bimbi, e la farei affacciare dal mio balconcino vista traffico da semaforo!
E se non bastasse la farei godere della vista lato cucina (cucina in cui noi 4 accediamo a turni alterni): il cimitero!!!

Le chiederei: se la tua è normalità, questa cos'è???

Choppa ha detto...

cara scarabocchio, non sottovaluterei il fascino retrò di un tinellino con vista camposanto.
In fondo, un agente immobiliare potrebbe spacciarlo per "di gusto decisamente originale, una vista tanto bella da mandarti in paradiso..."
;)

Carlotta ha detto...

Va' beh che ti devo dire?Il mondo e' pieno di persone cosi' (banale affermazione), pero'un conto e' prenderne atto un conto e' andargli a fare un'intervista? Ma siamo matti?

Ma perche'un'intevista alla Bignardi?

Buona Domenica
Carlotta

.C annA ha detto...

Cacchio Carlotta, l'hai detta giusta... macheccefrega della Bignardi???
Intervistiamo la Choppa che è più salutare per tutti!
:)

Choppa for President!!!

(Choppa, ti mando per email una foto culinaria ispiratami dalla bellavista che godo dalla cucina!)
;)

Choppa ha detto...

@carlotta: perchè al direttore di Vanity Fair pare arguto e rivoluzionario proporre un'intervista sullo stile Bignardi proprio alla....nooo! Alla Bignardi! Ma si può essere più mentalmente agili, più scaltri, più irresistibili?
La vera domanda è: perchè continuo a comprare ogni settimana quel giornalino del menga?

@scarabocchio: :*

Claire. ha detto...

ahhhhh Choppa, come hai riassunto bene l'insieme enorme di irritazioni e urticanze che mi provocano quelli che fanno passare il proprio privilegio per normalità, e ne avrei altrettante contro cui scancherare, e non temere, lo farò!