sabato, ottobre 01, 2005

Kitchen Confidential


Dal forno arriva profumo di rosmarino e salvia, le patate sfrigolano nel loro sugo d'olio e amido, tutta la cucina e' calda e appanna col suo fiato i vetri esposti al primo freddo autunnale.
La cucina e' viva. Lo dico io, lo dice Banana Yoshimoto, lo dice Gaston Bachelard.
Nella "Poetica dello spazio" si parla del guscio che ognuno di noi deve trovare, in se' o fuori di se', per essere felice. Io in cucina ci vivo. E' la prima stanza che pulisco al mattino, la spazzo e la riordino impilando i piatti, asciugando le pentole, rendendola allegra con l'odore del caffe' e le tovagliette di paglia per la colazione.
Sui suoi piani da lavoro impasto pane e focacce, nelle sue terrine mescolo uova con burro e zucchero per fare torte, e come mi piace questo verbo, "fare".
Taglio le zucchine sui taglieri di legno, e producono un "crac" tenero che ricorda quello del cuore, quando manca un colpo. Sguscio noci, trito aglio e prezzemolo, mi sporco le dita con la polpa del pomodoro che cola viscida lungo il polso.
La scorsa estate ho pulito per la prima volta il pesce, era un cefalo da 1 chilo, mi sono appoggiata al lavello e gli ho aperto la pancia con un taglio orizzontale.
Sono scappati fuori gli intestini: rosso scuro, quasi nero, quel blocco di interiora che mi ha tinto le unghie e mi ha lasciata senza fiato. Non riuscivo a pensare piu' a niente, il mio cervello una lastra di ghiaccio sulla quale ogni cognizione scivolava via, e intanto continuavo a tagliare, a passare sotto il getto d'acqua corrente. Pensavo di aver finito quando ho sentito una piccola resistenza: l'ultimo lembo di carne, la lingua. Con un lieve "stoc!" si e' staccata dalla bocca.
Ho provato un brivido, la consapevolezza di cio' che avrei mangiato, un rispetto carnale per l'essere che avrei cotto.
Ho raschiato le squame, le ho spedite in ogni angolo della cucina, schizzate lontano dalla mia scarsa esperienza e dal pelapatate. Ne ho trovata qualcuna dopo settimane ancora incastrata tra le fessure delle mattonelle.
La mia cucina e' viva, ha visto la morte, e' saggia e ha mille rughe.
E' il mio guscio di felicita'.


Libri consigliati: "Kitchen Confidential" -Anthony Bourdain
"Il viaggio di un cuoco" -Anthony Bourdain
"Il libro di cucina di Alice B. Toklas"- Alice B. Toklas
"La poetica dello spazio" - Gaston Bachelard

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..perche' non vai a fare un programma su "Alice"?!
:)

Choppa ha detto...

Ho gia' mandato il curriculum!